PosinaLo spigolo nord-ovest della provincia di Vicenza è occupato dalla valle dell’Astico, che ha in Arsiero il suo capoluogo. Qui si stacca la strada che imbocca la valle del torrente Posina: due monti, il Priaforà e il Cimone, formano una gola, la stretta degli Stancari, che si supera in galleria; all’uscita è un nuovo paesaggio che sembra essere fuori dal tempo.

La strada con qualche tornante si porta presso il torrente e poi prosegue fino al centro abitato di Castana, dove si presenta un bivio: a sinistra prosegue la valle principale, che costituisce il comune di Posina; a destra si apre quella del torrente Zara, che comprende il territorio del comune di Laghi; a dividerle è la mole dolomitica del Monte Maio (m 1500).

È un quadro in cui domina il verde e dove l’acqua è protagonista. L’acqua dei torrenti, così ricchi di trote da essere un’attrazione sportiva e aver dato rinomanza ai ristoranti della zona, ma anche l’acqua che affiora mineralizzata dalla viva roccia per esser messa in bottiglia e portare il nome delle Fonti di Posina in giro per il mondo.

Prodotti De.Co. di Posina

La patata posenata (Posina)

La montagna vicentina è per antica tradizione un distretto favorevole alla coltura della patata, risorsa importantissima per l’economia locale laddove cereali e altri prodotti stentano a svilupparsi. Da varie fonti, fin dall’Ottocento, si hanno notizie delle località di rinomata coltivazione nel Vicentino. Tra queste spicca Posina, che nel 1942 il direttore dell’Istituto Agrario di San Michele all’Adige, il professor Enrico Avanzi, massima autorità in materia di genetica agraria, segnala come titolare di una varietà autoctona, la patata Posenata.

Questo riscontro storico è sintomatico della qualità e della continuità della produzione locale, da attribuirsi soprattutto alle condizioni pedoclimatiche della valle. Si sa che gli ortaggi prediligono i terreni freschi e ben drenati, con una presenza di materia organica adeguata alla fruttificazione.

Tutto ciò si verifica a Posina e dintorni sia nelle terre ghiaiose dei fondovalle, di formazione glaciale, sia sulle terrazze dei versanti, colmate con lo stesso...

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I fagioli di Posina

La produzione agricola di Posina ha un elemento di storico orgoglio nei fagioli, che un bollettino agronomico del 1936 elenca tra i più apprezzati sul mercato a livello nazionale. Il riferimento è per il legume che ancora oggi va sotto il nome di Scalda, termine che potrebbe avere un significato diretto, riferito al valore nutritivo dei legumi, ma anche radici nella lingua dei Cimbri, la popolazione di stirpe germanica che nel Medioevo si insediò tra le montagne dell’Alto Vicentino.

Il testo e la foto che corredano la scheda redatta oltre settant’anni fa trovano conferma nell’osservazione diretta del prodotto. Il fagiolo Scalda ha forma globosa, dimensioni medio-piccole (12 x 8 mm) e colore bianco-livido con qualche zebrinatura verdastra che converge verso l’ombelico bianco cerchiato di giallo-arancione, mentre nel prodotto secco il colore di fondo tende al marrone chiaro e le striature al dorato.

Da osservazioni sul campo si...

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Ultime Notizie

  • Creato il 21 Maggio 2013
    Promozione per i prodotti tipici Approvate le regole I protagonisti della seduta consiliare per il marchio De.Co. Posina vara un regolamento per l´uso del marchio di origine comunale e punta sullo Iat di Schio per veicolare patate e fagioli prodotti dagli agricoltori della vallata. Una doppia mossa che il sindaco Andrea Cecchellero ha...