Vicenza è la provincia della grappa, forte di un primato che le viene innanzitutto per numero di distillerie storiche. Una di queste si trova a Montegalda ed è in attività dal 1840 nell'adeguata cornice di un edificio del Cinquecento, affettuosamente chiamato il Palazzone. A condurla è la quarta generazione della famiglia Brunello, artigiani delle distillazione che si distinguono lavorando su un alambicco tra i pochi ancora funzionanti del suo genere, costituito da una batteria di quattro caldaiette in rame alimentate a vapore diretto.

Al risultato d'eccellenza contribuisce ovviamente la qualità della materia prima e la perizia del mastro distillatore nel lavorare a pressione e temperatura così basse da uguagliare i risultati dei più moderni impianti a bagnomaria. Vinacce e uve provengono in maggior parte da selezionate aziende dei colli Berici ed Euganei; altre, per i prodotti più esclusivi, giungono da cantine di prim'ordine da tutta Italia, dalla Valpolicella come dalla Toscana o dalla Sicilia.

I requisiti principali della materia prima per la grappa sono la freschezza e il giusto grado di fermentazione: le vinacce rosse sono passate in alambicco ancora 'vive', subito dopo la svinatura, perché tutta la loro fragranza possa passare al distillato; quelle bianche, sono poste a fermentare per tre-quattro settimane in contenitori sigillati di piccola capacità di modo che la trasformazione degli zuccheri in alcool avvenga nel modo più favorevole alla conservazione della componente aromatica.

La sensibilità del distillatore si esprime tanto nella miscela delle materie prime, nei distillati polivarietali, quanto nella calibratura della trasformazione, caso per caso, per le grappe monovitigno; ogni prodotto è frutto di un progetto aromatico, che si circostanzia poi nella calibratura dell'impianto e nell'estemporaneo intervento sul ciclo di trasformazione.

La rassegna si articola in: grappe tradizionali (alla ruta e vicentina) grappe giovani (di vinacce aromatiche, di vinacce rosse, di vinacce bianche); grappe invecchiate (12 mesi, riserve di 24 e 30 mesi); grappe di monovitigno (dal Veneto, Terrossa di Raboso, Amarone della Valpolicella, Cabernet Franc, Carmenère dei Colli Berici, Moscato e Moscato fior d'arancio, Tai Rosso; dal Trentino, Casetta della Vallagarina ed Enantio della Valdadige; dall'Emilia, Spergola di Scandiano; dalla Toscana, Brunello Di Montalcino; dal Lazio, Aleatico di Gradoli; dalla Sicilia, Catarratto di Monreale, Frappato di Vittoria e Zibibbo di Pantelleria); distillati d'uva (Clinto, Cruajo, Fragolino, Noah e di uve bianche).