Gli gnocchi di Selva di Trissino

Sul versante meridionale dal monte Faldo, si trova Selva, località del comune di Trissino che già che le cronache medievali descrivono suddivisa in 36 poderi e che nel Cinquecento l'umanista Gian Giorgio Trissino decantava per via di un vino bianco ivi prodotto, detto Senese, sottolineando che papa Paolo III apprezzava riceverne regolare omaggio. Collocata sulla principale via d'accesso alla montagna, Selva si propone oggi come portabandiera delle sue produzioni tipiche, a partire dalla patata, che ha il suo momento d'oro nella Festa del Gnocco, a metà settembre, registrando fino a 25mila presenze.

La ricetta per la preparazione degli gnocchi non ha particolari segreti e dunque la loro eccezionalità si deve tutta al prodotto locale: per quattro persone serve un chilo di patate, con l'accorgimento di sceglierle non solo di varietà più farinosa ma anche del raccolto meno recente, affinate da almeno sei mesi di riposo nei sacchi. Ingredienti complementari sono 250 grammi di farina bianca e un uovo, – tenendo presente che queste quantità vanno sempre regolate a occhio, sulla reale consistenza dell'impasto, – più quanto basta di noce moscata e sale.

Le patate vanno lessate con la buccia, quindi pelate e passate ancora calde; raffreddata la polpa, si procede all'impasto e quindi alla formazione dei rotolini dai quali tagliare quei tocchetti che con un passaggio di forchetta o sul dorso di una grattugia prenderanno il tipico aspetto degli gnocchi. Poi è solo questione di una rapida bollitura, finché non vengono a galla, e di condimento, segnalando che alla Festa del Gnocco la lista è lunga: burro e salvia, pomodoro, ragù di carne, ragù d'anatra, ragù di cinghiale, funghi porcini, tartufo, quattro formaggi, radicchio e salsiccia, mascarpone e peperoni, amatriciana piccante.

ricettaDeco

 

 

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