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mercoledì 22 maggio 2013 PRIMAPAGINA, pagina 1
Mentre la vicentina (mantovana d´adozione) Nadia Santini di Altissimo viene premiata a Londra come la migliore cuoca al mondo, il sottosegretario ai Beni Culturali afferma che in Italia si mangia male e la situazione della cucina è negativa. Ilaria Carla Anna Borletti Dell´Acqua in Buitoni è una signora che perfino nel (secondo) cognome ha una ragion d´essere gastronomica. E infatti, intervistata da Panorama, afferma: «Se c´è una cosa al mondo che detesto è mangiare male».
Ma poi arriva un giudizio tranchant. Alla domanda: «Come giudica il livello degli chef italiani?», la risposta è: «Negativamente. In Italia s´è smesso da tempo di mangiare bene, purtroppo. Siamo corsi dietro alle mode, ai francesi, allontanandoci dalla nostra idea di cucina».
Sono frasi che lasciano allibiti. Prima di tutto non è vero: da dieci-dodici anni è cresciuta la cultura dei cuochi, che valorizzano prodotti locali (a partire dalle veronelliane De.Co.) e piatti tradizionali. E tutto il mondo vuole mangiare italiano: Giancarlo Perbellini e Giovanni Rana hanno aperto un ristorante a New York da 600 posti nel quale producono tre quintali di pasta fresca al giorno. Infine, nella stessa classifica dei 50 migliori ristoranti al mondo, Massimo Bottura è al terzo posto, ma ci sono anche i padovani-vicentini Raffaele e Massimiliano Alajmo, il torinese Davide Scabin, Enrico Crippa di Alba.
Commenta bene Paolo Marchi le frasi di Milady con un «desolante»: «Siamo masochisti. Continuiamo a farci del male e massacriamo anche quello in cui siamo bravi. A una così in Francia avrebbero imposto le dimissioni». Ottima idea.

@IL GIORNALE DI VICENZA