IN SALA PARROCCHIALE VA IN SCENA LA 4ª EDIZIONE DEL CONCORSO CHE PREMIA IL PIÙ BUONO
Ha tutto il sapore della tradizione contadina “el formajo nel pignato”, orgogliod i Caltrano tanto da ottenere il marchio De.Co., a cui è dedicato un concorso gunto alla quarta edizione. Teatro di questa appuntamento, programmato per domani alle 20, è la sala della parrocchia, in piazza Dante. Qui una giuria di esperti sarà chiamata a votare il il migliore Formajo nel Pignato De.Co. di Caltrano per il 2013.
La manifestazione sta prendendo piede, tanto che l´amministrazione comunale ha garantito il patrocinio,ma soprattutto si è costituita una Confraternita allo scopo di valorizzare il prodotto e salvaguardarne le caratteristiche originarie.
La serata sarà anche l´occasione per allargare la confraternica a nuovi soci buongustai.
Animatore della serata sarà Claudio Cappozzo, sensibile e intelligente interprete delle memorie contadine.
La parsimonia è virtù tipica del contadino, specie quando la natura non regala nulla. È il caso della montagna, dove ogni prodotto costa fatica e viene utilizzato senza spreco. Così accade per il formaggio: il migliore viene destinato al mercato e quello che ha qualche difetto all´autoconsumo.
Il contadino parsimonioso s´ingegna allora per recuperarlo, sminuzzandolo nel pignato, un contenitore di coccio, e poi bagnandolo con vino bianco; quella che segue in cantina è una fermentazione che nel giro di qualche tempo restituisce una sostanza cremosa dal sapore piccante, da spalmare sul pane o da mangiare con la polenta, deliziosa per i palati avvezzi ai gusti forti. C´è chi aggiunge delle spezie, a partire dal pepe, e chi aggiunge un po´ di grappa. In tempi di grande povertà c´era chi metteva nel pignato anche le croste e si dice che il risultato fosse ancora migliore.
Oggi si usano saporiti formaggi di malga e non si lesina sul vino, scegliendo fra gli ottimi bianchi di Breganze.
Ormai il formajo de pignato è diventato prodotto da buongustai.
La manifestazione sta prendendo piede, tanto che l´amministrazione comunale ha garantito il patrocinio,ma soprattutto si è costituita una Confraternita allo scopo di valorizzare il prodotto e salvaguardarne le caratteristiche originarie.
La serata sarà anche l´occasione per allargare la confraternica a nuovi soci buongustai.
Animatore della serata sarà Claudio Cappozzo, sensibile e intelligente interprete delle memorie contadine.
La parsimonia è virtù tipica del contadino, specie quando la natura non regala nulla. È il caso della montagna, dove ogni prodotto costa fatica e viene utilizzato senza spreco. Così accade per il formaggio: il migliore viene destinato al mercato e quello che ha qualche difetto all´autoconsumo.
Il contadino parsimonioso s´ingegna allora per recuperarlo, sminuzzandolo nel pignato, un contenitore di coccio, e poi bagnandolo con vino bianco; quella che segue in cantina è una fermentazione che nel giro di qualche tempo restituisce una sostanza cremosa dal sapore piccante, da spalmare sul pane o da mangiare con la polenta, deliziosa per i palati avvezzi ai gusti forti. C´è chi aggiunge delle spezie, a partire dal pepe, e chi aggiunge un po´ di grappa. In tempi di grande povertà c´era chi metteva nel pignato anche le croste e si dice che il risultato fosse ancora migliore.
Oggi si usano saporiti formaggi di malga e non si lesina sul vino, scegliendo fra gli ottimi bianchi di Breganze.
Ormai il formajo de pignato è diventato prodotto da buongustai.
@IL GIORNALE DI VICENZA 8/3/2013