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RICONOSCIMENTI. Per la promozione del territorio con le De.CO.

Roberto AstuniRoberto Astuni premiato dal giornalista Paolo Massobrio

Al bassanese Roberto Astuni è stato assegnato il premio di “Ambasciatore del Territorio” nell´ambito della rassegna di cultura e gusto “Golosaria” di Milano, tre-giorni organizzata dal giornalista enogastronomico Paolo Massobrio. Il riconoscimento non è certo un premio alla carriera fine a se stesso, quanto piuttosto la pietra miliare di un progetto destinato a proseguire la sua opera di promozione delle risorse del territorio vicentino in Italia e all´estero. Astuni è titolare dell´hotel ristorante “Alla Corte”, nonché presidente della categoria albergatori di Bassano e della Magnifica Confraternita dei ristoratori De.Co., i prodotti a denominazione comunale la cui promozione gli è valsa l´assegnazione del premio.

«Tutto nasce qualche anno fa dalla campagna di valorizzazione dei prodotti locali De.Co. da parte di un gruppo di ristoratori della provincia che ha aderito alla Confraternita - ha spiegato Astuni - La denominazione comunale non è necessariamente un marchio di qualità, quanto un contrassegno dell´identità del prodotto. Un´identità, sottoscritta dal sindaco, che attesta la sua appartenenza al territorio, e che il ristoratore si prende l´incarico di garantire, controllandone la filiera produttiva fino al suo arrivo in ristorante. E in questo siamo arrivati prima dei cugini francesi dell´Ile de France che, con l´iniziativa “Des produits d´ici, cuisinés ici” (i prodotti di qua, cucinati qua) hanno fatto propri i principi della nostra Confraternita».

La valorizzazione del patrimonio enogastronomico locale ha il suo antesignano nella figura di Luigi Veronelli, enologo, gastronomo e scrittore, e la causa è stata poi perorata da Gian Arturo Rota, che lo ha seguito per quasi 20 anni, e da Paolo Massobrio. Ed è proprio da questi presupposti che Astuni si è attivato, credendo in un progetto vincente.
«C´è fame di territorio - ha sostenuto a questo proposito Astuni - E il territorio è forse l´unica risorsa che ci resta e dalla quale ripartire. Una risorsa non delocalizzabile, così come è difficilmente esportabile la cucina vicentina e veneta che solo qui sul territorio si può vivere e godere appieno, proprio perché si nutre delle sue ricchezze. Conoscere Massobrio mi ha aiutato ad aprire gli occhi e a guardare alla ricchezza di Bassano, per molti aspetti ancora “vergine” dal punto di vista turistico, riproponendo un´esperienza di marketing territoriale che si faceva negli anni Cinquanta e Sessanta: quella delle sagre, che portava la gente a spostarsi alla scoperta di tipicità enogastronomiche».

IL GIORNALE DI VICENZA 19/11/2013