Notizie

13.02.2016 Assemblea Comuni De.Co. vicentini

Sabato 13 febbraio 2016 si è riunita l’assemblea generale dei Comuni De.co. della Provincia di Vicenza.

assemblea2016

Il Presidente del Tavolo di Coordinamento, ass. Davide Cadore, in scadenza di mandato, ha riassunto le principali attività degli ultimi due anni e nell’ ottica di ricomporre l’organico del Tavolo di Coordinamento ha richiesto a tutti gli Amministratori dei Comuni presenti la disponibilità a farne parte per prossimo anno di mandato.
Hanno dato la loro disponibilità ben 26 comuni. A breve verrà fissata la prima assemblea del Tavolo neo costituito che nominerà il nuovo presidente.

Info: staffvie@vi.camcom.it

 

Cena di gala: lo spiedo di quaglie in villa

cena-gala-sala-2015-02 La Confraternita dello spiedo di quaglia ripropone anche per il 2016 la cena di gala a villa Nievo Bonin Longare.
I saloni nobili dello storico maniero accoglierà il prestigioso pranzo organizzato dal sodalizio di Levà.

L'appuntamento è previsto per sabato 12 marzo dalle 20.00 e non mancheranno le novità. Il menu stellato è tuttora in fase di elaborazione ma come al solito per i commensali per si prenoteranno sarà ricco di sorprese.

POSTI ESAURITI!

 

Info info@spiedoquaglialeva.it

 

A Vicenza sabato 13 febbraio Assemblea generale dei Comuni De.Co.

VICENZA - Sabato 13 febbraio 2016, tutti gli amministratori delle De.Co. vicentine si riuniranno in Camera di Commercio a Vicenza per provare a rinnovare il Tavolo di Coordinamento dei Comuni De.Co. che ha raggiunto i termini di scadenza a gennaio.

Dalle 9.30 alle 12.30 si farà il punto della situazione sugli ostacoli incontrati e le strategie per rilanciare il nostro percorso.
Le basi sono già state poste nella riunione dello scorso dicembre in cui il Tavolo in scadenza ha lasciato in eredità a chi verrà in futuro una lettura chiara dello stato attuale e un insieme di idee per ripartire.
L'invito è rivolto a tutti gli amministratori delle De.Co. vicentine, anelando alla partecipazione della maggioranza perché solo con la presenza di tutti si può far ripartire il percorso delineato dal Tavolo di Coordinamento.

Info: tel.0444/994770,  mail staffvie@vi.camcom.it

La Bondiola di Sant'Agata di Tezze di Arzignano

bondiolaÈ la “bondiola di Sant’Agata” il primo De.Co., prodotto a denominazione comunale certificato, di Arzignano. Un’eccellenza gastronomica della tradizione di Tezze che diventa così patrimonio della comunità.
La novità è stata presentata ieri in municipio dal sindaco Giorgio Gentilin e dall’assessore alla valorizzazione delle tipicità del territorio Samuel Guiotto, insieme alla Pro loco e alle associazioni locali, Confcommercio e Confartigianato con i presidenti Leonardo Opali e Guerrino Mazzocco, che ora saranno chiamate a lanciare sul mercato la bondiola e a valorizzarla per sviluppare il turismo gastronomico ad Arzignano. Con loro l’associazione Sant’Agata di Tezze e soprattutto Attilio Armando Castaman, custode dalla ricetta tradizionale, che ha deciso di metterla a disposizione dell’Amministrazione comunale.
Per questo ha ricevuto dal sindaco Gentilin una targa «per la generosa partecipazione – si legge nella pergamena – allo sviluppo della cultura  enogastronomica della città». Il disciplinare con la ricetta tradizionale della “bondiola di Sant’Agata” è stato depositato in Comune a conclusione del lavoro di due mesi della commissione, composta dall’assessore Samuel Guiotto, dalla presidente della Pro loco Emma Bacigalupi e da Marco Zini in rappresentanza della Confcommercio, per arrivare al traguardo a pochi giorni dalla tradizionale processione votiva di Sant’Agata, che è in programma domenica mattina a Tezze, dove sipotrà assaggiare questa specialità. Un lavoro, quello della commissione, che non si ferma. «Nei prossimi giorni le associazioni di categoria organizzeranno un incontro con i produttori del luogo e con loro che commercializzeranno la bondiola – ha spiegato l’assessore Samuel Guiotto – a marzo saranno i ristoratori della vallata che intendono aderire al marchio “ristoranti di Sant’Agata” a riunirsi. Intanto partirà un concorso che coinvolgerà le scuole e comunque tutti i cittadini per scegliere il logo identificativo del prodotto: aspettiamo i bozzetti con le proposte». «Avrà anche una confezione specifica distinguibile dagli altri prodotti – ha aggiunto Emma Bacigalupi – e saranno realizzate delle vetrofanie per i produttori e i ristoratori». «Arzignano non solo polo industriale – ha detto Gentilin – ma anche città in grado di promuovere la gastronomia locale, il turismo e valorizzare così il territorio». Sulla ricetta originale, tramandata dai norcini a inizio Novecento, vige il più stretto riserbo. «Si può dire che contiene cotenna di maiale, lingua e guanciale oltre ad aromi naturali. Niente di più – ha detto Attilio Armando Castaman, custode della ricetta –; sono contento di aver contribuito e che la tradizione della bondiola sia ancora apprezzata. La nostra è una famiglia di macellai e commercianti di bestiame, da nonno Attilio a papà Battista. Ed è stato proprio un norcino a passarci la ricetta di una eccellenza che abbiamo continuato a produrre ma che è rimasta finora solo a Tezze». Unatradizione ricordata anche da don Giovanni, parroco di Tezze, e da Maria Antonietta Povoleri, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’associazione Sant’Agata. «Chi vuole aderire per produrre la bondiola dovrà attenersi al disciplinare depositato – ha concluso l’assessore Guiotto – che fissa peso, 800-1000 grammi, ma anche grana di macinatura, dosi e quantità. Chi non rispetterà i dettami previsti verrà sanzionato ed eliminato dal registro De.Co».

Da Il Giornale di Vicenza 5/2/2016

 

TRISSINO. Patate De.co , si cambia Sul mercato le 4 varietà

TRISSINO . Via libera dopo le analisi dell'istituto Strampelli di Lonigo

 

venerdì 22 gennaio 2016 PROVINCIA, pagina 42
Patata De.Co Monte Faldo. Il progetto ambizioso è diventato realtà. Nel 2016 sarà possibile coltivare nei terreni del Monte Faldo, produrre e mettere sul mercato quattro varietà di patate con sementi italiane. Finora le sementi utilizzate dai coltivatori dell'area di Monte Faldo erano d'importazione. Erano le caratteristiche del terreno, che costituivano le peculiarità inconfondibili della patata di Monte Faldo, di cui i celebri gnocchi di Selva. Si tratta della Rossa Vicentina, l'Alba e due varietà autoctone della Val Formazza (Piemonte): la Fornazza e Occhi Rossi. "La commissione De.Co intercomunale, che comprende rappresentanti di cinque comuni, Trissino, comune capofila, Nogarole Vicentino, Brogliano, Valdagno e Cornedo Vicentino - ha detto il presidente Dario Tovo - , ha fortemente creduto in questo progetto, partito quattro anni fa e arrivato quest'anno alla prima produzione di sementi, che andranno a dimora nel 2016. sementi riservate ai soli iscritti De. Co. Sono state riprodotte quattro varietà, la Vicentina, l'Alba, la Formazza e una varietà che abbiamo chiamato simpaticamente "Occhi Rossi". Il programma di moltiplicazione è arrivato al traguardo grazie all'interessamento della originaria commissione De.Co intercomunale e all'indispensabile collaborazione di Giovanni Guarda, già direttore dell'istituto Strampelli di Lonigo. Le varietà sono state sanificate dalla virosi e nel 2015 è stata eseguita la prima coltivazione in un campo di montagna a Marana, al di sopra degli 800 metri. Con questa coltivazione è stato possibile avere i tuberi-seme, che saranno coltivati nei terreni del Faldo. Una curiosità: in una serata conviviale al ristorante Costa a Selva, presenti sindaci, amministratori comunali e i coltivatori soci, è stata lanciata la sfida fra le nuove varietà Formazza e Alba e la storica Bindia: sono state gustate lesse e in gnocchi: ebbene si è avuto un risultato di quasi parità fra la Formazza 36%, e la Bindia 36.50, distanziata l'Alba, 27.50. Adesso spazio al mercato doc.

Fonte A.C. Il giornale di Vicenza

CALVENE. Capretto in tecia chiesto a gran voce il marchio De.Co.

CALVENE. Un piano per valorizzare il territorio

giovedì 21 gennaio 

Il Comune di Calvene lancia la Denominazione Comunale (De.Co.) per la valorizzazione dei prodotti tipici e delle attività agricole e artigianali tradizionali loca

li. Con l'approvazione dello specifico regolamento comunale, avvenuta all'unanimità in consiglio, d'ora in poi i cittadini e le imprese di Calvene potranno presentare formale richiesta di riconoscimento De.Co per tutti quei prodotti ritenuti indissolubilmente legati alla cultura e alla tradizione del paese. Uno su tutti è senz'altro il capretto in tecia del Monte di Calvene, pietanza che si compone di capretto in umido cucinato a lungo sopra vecchie stufe a legna, aromatizzato da varie spezie e servito in tavola ben legato da spaghi. Ma, accanto a questa tradizionale specialità culinaria, potrebbero ben presto fregiarsi del marchio De.co anche tutti quegli ortaggi e frutti che presentano caratteristiche uniche, inscindibilmente legate al terreno e al microclima di Calvene, nonché a metodi di lavorazione antichi.«Abbiamo voluto approvare questo regolamento per stimolare la produzione locale - afferma il sindaco Andrea Pasin - e dare così la possibilità al paese di rivalutare le colture e le culture locali, garantire la biodiversità e ottenere un prodotto ottimale fonte di reddito e, perché no, di richiamo turistico. Con questo documento c'è la possibilità di essere inseriti nel circuito De.Co e sostenere così i prodotti locali, come hanno già fatto altri Comuni limitrofi». Presto dunque, accanto al mais Marano, alla trota di Cresole e alla soprèssa di Valli del Pasubio, potremmo trovare molto presto anche il caratteristico capretto in tecia di Calvene.

Fonte. Il Giornale di Vicenza

Ranpussolo e dintorni - rassegna gastronomica a Villaga

Sesta edizione per la Rassegna Enogastronomica “A tavola con il Ranpussolo de Villaga”, l’appuntamento ormai tradizionale a cura dell’Assessorato al Turismo e Sviluppo Agricolo del comune di Villaga e l’associazione Ristoratori Confcommercio Vicenza, con il patrocinio di Provincia di Vicenza e Comuni De.Co..

Nei mesi di gennaio e febbraio 2016, nelle trattorie, osterie e pizzerie del comune di Villaga sarà possibile gustare il “Re” degli ortaggi Berici, il “Ranpussolo de Villaga De.Co.” nelle variegate versioni proposte dai nostri ristoratori. Come nelle precedenti edizioni, la rassegna è un momento di incontro con la cucina locale e con i prodotti tipici della terra Vicentina.

Scarica la brochure con tutti i menu completi

 

8^ Fiera della mostarda vicentina de.co. di Montecchio Maggiore

Una festa dei sapori il weekend dedicato alla mostarda De.Co.

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Montecchio Maggiore celebra uno dei suoi prodotti tipici e De.Co. con l'8ª Fiera della Mostarda Vicentina, un'intera settimana di eventi presentati questa mattina al Castello di Giulietta. Incontri pubblici, serate di stampo divulgativo, degustazioni, una fiera mercato e alcune gustose novità: una festa che saprà coinvolgere veramente tutti, nel segno della tradizione ma anche dell'innovazione in campo culinario. E ai vari eventi parteciperanno anche le rappresentanze dei Comuni "Montecchio d'Italia", ossia Montecchio Precalcino, Montecchio Emilia e Montecchio (Terni).
"Si sta per aprire una settimana densa di appuntamenti all'insegna di uno dei prodotti simbolo della nostra città - commenta il sindaco Milena Cecchetto -. Un ringraziamento va ai produttori, ai ristoratori e a tutti i volontari che fanno di questa festa uno degli eventi più apprezzati in campo gastronomico. Invitiamo tutti a partecipare per conoscere e gustare questo prodotto e anche per imparare le tecniche della produzione, illustrate da esperti del nostro territorio".
 
Le serate con la mostarda
In questa edizione sono previsti alcuni incontri pubblici serali divulgativi e gastronomici, secondo questo calendario:
Lunedì 23 novembre ore 20,30 Sala Civica Corte delle Filande
Il cotogno Storia, coltivazione, tradizione e utilizzo di Alessandro Bedin esperto
Quando il cotogno diventa mostarda vicentina di Amedeo Sandri chef
Martedì 24 novembre ore 20,30 Salone del Ristorante Castelli di Giulietta e Romeo
Fare la mostarda in casa: corso gratuito per preparare la mostarda, a cura di Amedeo Sandri chef
Venerdì 27 novembre ore 20 Ristorante Castelli di Giulietta e Romeo
Cena di gala con i piatti della tradizione e i prodotti De.Co.: costo 30 euro; in omaggio la prima litografia sulla mostarda vicentina realizzata dallo storico e artista Galliano Rosset. Prenotazioni tel. 0444 490979
Gli eventi in Piazza Marconi
Il 27, 28 e 29 novembre il cuore della Fiera della Mostarda sarà Piazza Marconi, dove sarà allestito il Palamostarda e dove sarà possibile partecipare alle degustazioni (con la grande novità del lesso con la mostarda "take away") e visitare il mercatino e gli stand aperti dalle 9 alle 22.
Venerdì 27 novembre
ore 8: La mostarda al mercato - Le migliori mostarde vicentine
ore 19: Happy mostarda - Aperitivo e sfiziosità
Sabato 28 novembre
ore 10: Inaugurazione della fiera con la partecipazione dei Comuni "Montecchio dItalia"
ore 11: Lode alla mostarda
ore 11,30: spritz al mandorlato di Cologna Veneta
Domenica 29 novembre
ore 11: Happy mostarda - Aperitivo
ore 15: Come si fa una forma di formaggio a cura dei maestri casari della Latteria di Soligo; lavorazione in diretta
ore 16: Premiazione del concorso "Pianta e coltiva il melo cotogno" e consegna delle piante di melo cotogno agli alunni delle scuole primarie
ore 16,30: Merenda con il panettone della pasticceria Antonella
ore 21: Brindisi di chiusura della fiera