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Club Rotary a cena con i prodotti deco

Si terrà questa sera a Trissino presso il ristorante del Sirio Hotel Life,  la cena conviviale dei club ROTARY VALLE AGNO  e ROTARY  VAL CHIAMPO, a base di prodotti del territorio e in particolare di prodotti de.co, accompagnati da vini Masari e Dalle Ore.  
Chef della serata sarà Amedeo Sandri.

 

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Il Girolimino ora è un dolce

L´idea originale di un panificio che ha sedi nell´Alto Vicentino. Le tre sorelle Gasparini hanno utilizzato l´antico e celebre liquore dei frati del Summano in una torta. E hanno creato i cioccolatini ripieni, i “Cioccolimini”

Il liquore dei frati girolimini ispira una torta e finisce come ripieno nei cioccolatini. Giovanna, Sabrina e Elena Gasparini, dell´omonimo panificio con sede centrale a Piovene Rocchette e negozi anche a Schio, Zanè e Thiene, hanno elaborato alcuni prodotti dolciari, utilizzando farina di mais Marano e il liquore che i frati del Summano cominciarono a produrre alcuni secoli fa (la loro presenza è testimoniata fin dal 1452), anche se la prima certificazione risale solo al 1892, quando Francesco Zanella, produttore della birra Real Summano, acquisì il complesso di Riva dei frati, abitato fin dal Medioevo dai girolimini. Ed ecco che la storia si fa leggenda. Durante gli interventi di restauro, gli operai recuperarono un breviario contenente, fra le altre cose, la ricetta di un liquore d´erbe. Zanella ne fece dono al priore dell´ordine religioso, Luigi De Stefanis. Il frate non sa dove mettere le mani e si affida a quelle sapienti di due farmacisti di Schio, Marco Saccardo e Cesare Zanella (un cognome che si ripete ma si tratta di personaggi non imparentati fra loro), che ne perfezionano la ricetta ed espongono il liquore alle mostre internazionali dell´epoca, ottenendo una medaglia d´oro all´Expo di Parigi del 1900 e il medesimo riconoscimento a Roma e Venezia nel 1902, in occasione di esposizioni di grande rilievo. Negli anni Trenta la ricetta torna a casa e i girolimini ne continuano la produzione sino al 1948, quando frate Francesco Gruba la cede definitivamente a Renato Zanella, che andrà avanti sino al 1991. Da qualche anno il liquore è tornato nei negozi, nella sua versione originale, imbottigliato dallo stabilimento Zanin di Zugliano.
La storia del girolimino s´interseca con quella della ditta Gasparini, fondata da Marco nel 1971, quando acquistò un forno tedesco per la bella somma di 18 milioni di lire. Da allora ha compiuto passi da gigante assieme alla moglie Anna e alle tre figlie, cui si sono aggiunti i tre mariti e una quarantina di dipendenti fra produzione e vendita. Tocca a Sabrina spiegare questo matrimonio con i frati orsiani: «La torta è un´idea di mio marito, Gianluca Rudella, che fa il pasticcere, il quale ha voluto coniugare la sua passione diventata professione con la tradizione dei liquori d´erbe, molto diffusi dalle nostre parti. Volevamo un prodotto che si mantenesse un po´ senza però usare conservanti». La torta viene prodotta utilizzando una farina di mais Marano macinata a pietra, «grezza come quella di una volta», spiega Sabrina che invita a cospargere sul dolce qualche goccia di liquore. La farcitura è di nocciola e di girolimino, che a breve sarà il protagonista pure dei cioccolatini ripieni, le cui materie prime saranno appunto il cioccolato fondente, miele e l´elisir dei frati. Si chiameranno “cioccolimini”.
«Ci piace legare la storia e la tradizione del nostro territorio a quello che facciamo, partendo dallo studio e la ricerca degli ingredienti sino ad arrivare alla confezione», spiegano le tre sorelle.

fonte, IL Giornale di Vicenza , Mauro Sartori 

Alla scoperta del paese che è nato dalle corniole

CORNEDO. Ampia partecipazione per l´evento comunale a Villa Veronica
Arte e gastronomia per valorizzare l´antico frutto

Quasi 500 persone hanno voluto scoprire le origini del paese, partendo dall´albero e dal frutto selvatico che hanno dato il nome a Cornedo, la novità gastronomica dei piatti a base di corniole, riportate nelle tre piante di corniolo che appaiono nello stemma municipale su tre colli: Cornedo, Muzzolon e Cereda.
I giardini, i portici e le sale al piano terra di Villa Veronica hanno ospitato i banchi di degustazione degustazione a base di questa bacca rossa, come il risotto del cuoco Amedeo Sandri che ha riscoperto una ricetta con zucca e arancia. Al banco del “lesso vicentino" del ristorante Roncari c´era il piatto della trota e salsa di corniole. La pasticceria Manfron offriva biscotti “zaleti" e gelato alle corniole. La pizzeria Metrò aveva pronti bocconcini di polenta, pancetta e composta e lievitata di corniole. Gli allievi dell´alberhiero di Recoaro offrivano aperitivi di corniole.
«Abbiamo voluto iniziare un viaggio per riscoprire lecorniole, il frutto selvatico che caratterizza il territorio di Cornedo - hanno detto il sindaco Martino Montagna e l´assessore alle attività produttive Tullio Soldà - in un cammino per la De.Co., cioè a Denominazione Comunale». Una festa popolare come nella tradizione dell´800, sotto i portici delle ville venete di campagna, che si è conclusa con la commedia in lingua veneta. In precedenza, la bibliotecaria Gianna Dalle Rive aveva predisposto una visita guidata alle ville di Cornedo. Prsenti, tra gli altri, Giuliana Fontanella presidente dell´Istituto Ville venete, che ha ringraziato dell´ospitalità il proprietario Bruno Nichetti, e Max Siron capo Gabinetto dell´assessorato regionale al turismo.
© IL GIORNALE DI VICENZA

Verso la De.Co con la festa delle cornette

Montecchio patria delle tegoline cornette con una festa popolare. Prosegue il cammino verso la De.Co. del legume tipico. Dopo il galà a base dell´ortaggio dove un team di ristoratori ha proposto una carrellata di piatti originali a base di tegoline, oggi dalle 16.30 alle 19.30 e domani dalle 10 alle 13, ci sarà la possibilità di acquistare la tipica tegolina ma anche di assaggiare le specialità e conoscere i diversi modi in cui in cucina viene utilizzata. Gli stand in piazza proporranno il panino con pancetta e cornette, il codesin con le cornette, la giardiniera di cornette con soppressa e lo spezzatino con cornette e polenta di mais Marano accompagnati dal Durello. A.F. 

Il giornale di VIcenza

Tutti alla Sagra dell´Arna, profumo di bontà e allegria

DAL 4 AL 6 OTTOBRE LA 41ª EDIZIONE DELLA FESTA ORGANIZZATA DALLA PRO LOCO. DOMENICA LA MARCIA

sabato 28 settembre 2013 SPECIALI, pagina 35

Ci sono delle pietanze che magari si consumano poche volte nell´arco di un anno, ma ogni volta assumono un sapore speciale, perché sono impresse nella memoria e rievocano emozioni e situazioni rimaste nel cuore. 
Per chi vive a Zanè uno dei piatti che solleticano il cuore è a base di bigoli co l´arna, a cui, non a caso, è dedicata una festa, organizzata dalla pro loco, che si svolge nel primo fine settimana di ottobre, ed è giunta alla 41ª edizione.
Tutto è pronto per dare il via ai festeggiamenti anche quest´anno, nell´ampio tendone, allestito nella zona degli impianti sportivi, dove è impossibile non andare almeno una volta per gustare tanta bontà.
Bisognerà però attendere venerdì 4 ottobre quando i volontari cominceranno a servire piatti fumanti, a partire dalle 19, in attesa di aprire le danze, alle 21, con l´orchestra “Nicola Laterza”. 
Sabato 5 la distribuzione dei bigoli inizia alle 17, alle 19 ci sarà la Baby Dance e alle 20 un´esibizione di ballo a cura dei maestri Daniela e Lucio Mantese. La seconda parte della serata, a partire dalle 21, sarà affidata all´orchestra “I Rodigini”.
Domenica 6 ritorna un altro classico legato ormai indissolubilmente a questa festa: la Marcia Verdiana, giunta alla 30ª edizione. Una marcia non competitiva di 7, 13 o 22 chilometri, che partirà alle 8.
Doppia l´opportunità di gustare i bigoli, che saranno serviti a partire dalel 11 e poi dalle 17. Alle 19 ancora Baby Dance e alle 19.30 un´esibizione di ballo a cura dlela Palladio Dance di Natalina e Severino Garziera. Dalle 20.30 poi il ballo liscio con la “Sonia Sipario Band”.
Oltre ai bigoli lo stand gastronomico offrirà una serie di altre proposte, ci sarà l´angolo “spritz parti” e ci saranno a disposizione mille posti a sedere. I ballerini invece possono scatenarsi su una pista in acciaio.
Durante la manifestazione sarà inoltre possibile tentare la sorte e insieme fare del bene, facendo visita alla Pesca di beneficenza. 

LO STAND GASTRONOMICO E´ UNA DELIZIA, PIATTI PRELIBATI A BASE DI ANITRA

Con l´arrivo dell´autunno dunque Torri di Quartesolo torna in festa con la Sagra dell´Arna - Festa del Rosario. "Sono giorni densi di appuntamenti - ha spiegato Luigi Panato, del Comitato Festeggiamenti - che hanno preso il via giovedì 3 ottobre con la processione dedicata alla Vergine del Rosario e il tradizionale rinfresco di inaugurazione e proseguono con l´animazione delle orchestre spettacolo e della musica dal vivo per i più giovani. Un rinnovato e più spazioso stand gastronomico propone le sue specialità culinarie, insieme agli stand che offrono la degustazione di pregiati vini, che accompagnano le calde frittelle, i dolci fatti in casa, la pizza e i succulenti panini rurali in piazza. Non mancano la pesca di beneficenza, la gimkana per i ragazzi e il parco divertimenti. La Sagra dell´Arna - Festa del Rosario nasce con la volontà e l´impegno di far rivivere anno dopo anno un´importante tradizione fatta di svago e divertimento, all´insegna del valore dello stare insieme. Con questo spirito il Comitato festeggiamenti lavora costantemente per proporre un programma ricco e attento nel coinvolgere tutti, che trasformi il sagrato in una «piazza di incontro», per sentirci «Comunità in festa».

Un fine settimana lungo atteso da tutta la comunità di Torri di Quartesolo e da moltissimi vicentini e padovani che si ritrovano intorno allo stand gastronomico sicuri di trovare disponibilità, simpatia e grandi piatti. 
Su tutti l´anitra preparata in vari modi, bigoli con l´anitra, pasticcio con il sugo d´anitra, il rotolo d´anitra ripieno, salsicce e costine.

 

Al sapore di corniole

Anche il Comune di Cornedo entrerà a far parte dei comuni De.Co. vicentini con un prodotto che fortemente caratterizza il territorio comunale: le corniole, i piccoli frutti rossi del corniolo, arbusto selvatico protagonista anche sullo stemma comunale.

Il 27 settembre a Villa Veronica il Comune ha invitato lo chef Amedeo Sandri e i ristoratori locali a proporre alcune pietanze a base di corniole: ne è uscito un menù di 11 assaggi, dall'aperitivo ai dessert.

Cornette protagoniste. Raccolta manuale al via.

Partita la raccolta delle tegoline "cornette" in attesa della Denominazione comunale. È iniziata nei giorni scorsi la raccolta manuale del legume tipico di Montecchio e sono state nove le persone scelte con il bando comunale che hanno concluso le prime mattinate di lavoro nei terreni dell´azienda Faedo di via Ponte Poscola. Il fondo agricolo è stato individuato dalla Coldiretti, che ha sviluppato il progetto assieme al Comune e al consorzio "Vicenza è".

I raccoglitori, scelti in base alle norme che regolano questo settore tra studenti fino a 25 anni, pensionati e persone in cassa integrazione, saranno impegnati per una ventina di giorni e riceveranno una paga attraverso un voucher di lavoro emessi dal proprietario del fondo. La raccolta della cornetta, vita la delicatezza dell´ortaggio, deve esser eseguita per forza di cose manualmente, senza quindi l´ausilio di macchinari che rischierebbe di danneggiarlo.

«Il bando ha riscosso un notevole successo - spiega l´assessore al sociale Livio Merlo -: le domande giunte in municipio sono state una sessantina, di cui circa 25 provenienti da fuori città. Un piccolo ma significativo contributo per aiutare persone che stanno attraversando un momento di difficoltà».

Le "cornette" intanto, saranno le protagoniste di una cena di degustazione e di una festa popolare in piazza. La cena è in programma mercoledì 25 alle 20 alla locanda Botella in via San Bernardino 53, dove una squadra di ristoratori, capitanati da Enzo Penacio, proporrà una carrellata di 13 piatti che avranno come comune denominatore le "cornette".

È possibile prenotare la cena, al costo di 30 euro, telefonando in orario di apertura degli uffici comunali alla segreteria del sindaco, 0444 705718. Le prenotazioni saranno chiuse una volta esauriti i 50 posti disponibili.

 

Fonte Il Giornale di Vicenza, 22 settembre 2013