Consorzio Asiago contro le deco
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- Creato: Mercoledì, 29 Maggio 2013 16:53
Ennesimo attacco all’idea veronelliana delle De.Co. (denominazioni comunali).
E’ di qualche giorno fa e giunge dall’Aicig (associazione italiana consorzi indicazioni geografiche) e da Paolo De Castro, già ministro dell’agricoltura. Leggo nel comunicato stampa diffuso:
“… sempre più numerosi risultano i fenomeni di sfruttamento parassitario delle indicazioni geografiche così come altre forme a carattere prevalentemente localistico, di apparente legame con il territorio, che tuttavia non forniscono al consumatore alcuna forma di garanzia, non avendo alle spalle consorzi di tutela oppure organismi di certificazione ufficialmente riconosciuti e non potendo fornire garanzie né sulla provenienza della materia prima utilizzata né sulla modalità produttiva”.
Nulla di nuovo: la consueta difesa degli organismi e del potere centrali da prima e seconda repubblica, e l’ormai indigesta esaltazione delle denominazioni dop, igp, eccetera, quali unici strumenti, secondo loro, di reale difesa dei prodotti, dell’origine, bla bla bla…
Nulla di nuovo nemmeno l’ignoranza sulla reale natura delle De.Co.
Afferma De Castro: “In Italia siamo bravissimi a farci male da soli: ricordiamo tutte le iniziative, come i marchi De.Co. (denominazioni comunali), in contrasto con le disposizioni comunitarie e capaci di creare solo confusione sui mercati.
Dobbiamo valorizzare e investire sulle denominazioni comunitarie.”
Sarebbe bene che De Castro, che già da ministro si era scagliato contro a priori, andasse a rileggere una volta per tutte – con necessarie attenzione e onestà intellettuale – i documenti.
A 15 anni dalla loro comparsa, si ostina ad affermare – nonostante l’ampia letteratura contraria – che le De.Co. sono un marchio (!).
No, non sono un marchio, bensì una semplice certificazione d’origine rilasciata, attraverso un’altrettanto semplice delibera, dal sindaco e dalla sua giunta, in pieno rispetto delle norme e in piena assunzione di precisa responsabilità.
Dunque, del tutto legittime le De.Co., anche a livello comunitario, come testimoniano i documenti tecnico-giuridici in materia. Vada, De Castro, a rileggersi pure questi. Poi si (ri)discuta.
Grazie al cielo, il numero dei comuni che deliberano sono in costante aumento e, addirittura, vi sono due regioni – Veneto e Sicilia – che hanno predisposto il testo di una legge regionale De.Co., il cui iter è in corso e la cui approvazione si spera in tempi brevi.
Azioni, concrete, in risposta alle aleatorie, inutili e antistoriche proteste dei filistei di turno.
Gian Arturo Rota
e Paolo Massobrio, Roberto De Donno, Consorzio Vicenza è, Rosario Privitera
ZUGLIANO-SARCEDO. Area da valorizzare
In 150 al Barcon per scoprire i luoghi del piano turistico
Sono stati oltre 150 i partecipanti alla passeggiata ecologica tra i territori di Zugliano e Sarcedo in programma ieri mattina con l´obiettivo di far conoscere i luoghi interessati dal progetto “Sarcedo Turistica”, che comprende la realizzazione di un campo da golf a 18 buche e di un´area residenziale, nella zona del Barcon. L´iniziativa è stata proposta da Legambiente, Comitato No Golf Sarcedo ( che fa parte della rete Sotto la neve Pane), tutte le minoranze di Sarcedo e la minoranza “Partecipazione e Democrazia” di Zugliano.
«Sono soddisfatto della risposta dei cittadini, non solo di Sarcedo e Zugliano - ha dichiarato il consigliere comunale di “Partecipazione e Democrazia” Sandro Maculan – ma anche di paesi limitrofi come Thiene, Fara, Lugo, Zané e Caltrano. L´obiettivo della passeggiata era di far conoscere gli aspetti storici, culturali e ambientali dell´area del Barcon e di informare sul progetto “Sarcedo Turistica”».
«È importante guardare alla fase propositiva – ha continuato – ossia fare delle proposte in armonia con la storia agricola di quest´area, una delle pochissime zone agricole non compromesse, con una prospettiva a medio-lungo termine. Si tratta, infatti, di un´area di pregio che può portare uno sviluppo sia ai proprietari terrieri sia ai Comuni interessati. Ad esempio, la zona interessata dal campo da golf ha terreni che andrebbero valorizzati dal punto di vista agro-alimentare. Si potrebbero coltivare i cereali tipici rendendoli a denominazione comunale (De.Co.) e creare filiali corte. Si tratterebbe quindi di promuovere l´ecoturismo e percorsi guidati enogastronomici». S.D.M.
@ Lunedì 27 maggio 2013 – PROVINCIA – Pagina 17
DeGustazione di PrimaVera.Fantasie eno-gastronomiche proposte dagli allievi della Scuola di Ristorazione DIEFFE che interpretano, in collaborazione con Gastronomi e Ristoratori, le eccellenze agroalimentari e vitivinicole abilmente coltivate e prodotte nel nostro territorio.
@IL GIORNALE DI VICENZA
Roberto Astuni, presidente della Confraternita dei ristoratori, soddisfatto per l´istituzione del registro
«Questa la strada da seguire È facile prevedere un aumento della produzione con importanti ricadute per tutti gli operatori»
Roberto Astuni, presidente della Confraternita dei ristoratori deco
L´assessore al commercio annuncia l´istituzione anche a Bassano del registro dei prodotti a Denominazione ComunaSalvale (De.Co.) e la Magnifica confraternita dei ristoratori scatena i superlativi.
«Ho commentato la notizia – dichiara il presidente della confraternita, Roberto Astuni – con un “Habemus De.Co.!” che, in maniera scherzosa, saluta l´istituzione del registro anche nel nostro territorio. Il sindaco Stefano Cimatti è stato di parola è riuscito ad accelerare i tempi e la cosa ci fa molto piacere perché siamo convinti della bontà del progetto e delle importanti ricadute che avrà sul territorio».
La legge che istituisce i registri De.Co. permette ai Comuni di denominare le produzioni locali, agroalimentari, enogastronomiche o artigianali. L´obiettivo non è sovrapporre un nuovo marchio di qualità alle certificazioni europee (Dop, Doc, Igt) già esistenti, ma abbinare dei prodotti a un territorio certificando una doppia identità: quella del prodotto che per area di diffusione non potrebbe aspirare a certificazioni perse e quella del Comune di produzione che si caratterizza anche attraverso la propria storia gastronomica. Nello specifico, Bassano ha ricevuto richiesta di assegnare la certificazione De.Co. a persi prodotti come il broccolo fiolaro, la cipolla rosa, le meringhe, i “Forti” (biscotti speziati, tipici della pasticceria cittadina), le castagne di Valrovina, oltre al piatto bassanese per eccellenza, gli “Ovi e sparasi”.
«Le De.Co. – prosegue Astuni – dove sono state concesse, hanno animato le economie locali, garantendo un aumento considerevole della produzione e del commercio dei prodotti interessati».
La Coldiretti ha indicato in una crescita del 20 per cento il saldo positivo legato alle De.Co.. Astuni va oltre.
«Il broccolo bassanese – dichiara – grazie all´attività di promozione, ha visto la produzione, che ora sfiora i mille quintali, quasi centuplicata negli ultimi cinque anni. Lo stesso discorso vale per la “Cincionela co la rava”, una salsiccia tipica della zona di Chiampo, passata da una produzione esigua, a quaranta quintali, a cento, in poco più di due anni. Il merito è degli enti locali che credono al progetto».
«Siedo a un tavolo di coordinamento – spiega Astuni – nel quale i rappresentanti delle Amministrazioni che hanno deliberato le certificazioni, della Coldiretti, delle Pro loco e dei ristoratori “Deco”, definiscono le strategie e le linee guida coordinate da Vicenza. La nostra provincia, sul tema, è la più attiva in Italia e presto avremo una legge regionale».
L´obiettivo è creare una confederazione provinciale e regionale, per arrivare in tempi brevi alla Federdeco nazionale.
«Tutto questo – chiude Astuni - sarebbe auspicabile prima dell´Expo 2015. Ha fatto bene, quindi, l´assessore Fabris a rilanciare subito il progetto, dichiarando di voler coinvolgere tutto il territorio».
@ IL GIORNALE DI VICENZA
«Importante strumento per la promozione»
Il broccolo di Bassano entrerà presto nella lista dei prodotti De.Co.
L´assessore al turismo, Alessandro Fabris, attende l´inizio dei lavori della commissione incaricata di certificare la qualità “Deco” dei prodotti locali, con la convinzione che “sul piano politico e della promozione territoriale, Bassano si sia dotata di uno strumento importante”.
«Da regolamento, la commissione – aggiunge – deve nominare sette componenti su otto (il sindaco la presiede di diritto) tra gli esperti del settore gastronomico o agroalimentare. Tramite l´introduzione del voto a percentuale qualificata, inoltre, garantisce voce in capitolo sia alla maggioranza sia all´opposizione».
Relativamente ai prodotti “Deco” l´assessore ritiene, quindi, che l´Amministrazione si sia mossa con buon senso e facendo il possibile.
«La parola – chiude – passa ai “giudici”. Sono certo che sceglieranno bene».L.P.
I protagonisti della seduta consiliare per il marchio De.Co.
Posina vara un regolamento per l´uso del marchio di origine comunale e punta sullo Iat di Schio per veicolare patate e fagioli prodotti dagli agricoltori della vallata. Una doppia mossa che il sindaco Andrea Cecchellero ha piazzato in aula consiliare, ospiti l´assessore regionale al turismo, Marino Finozzi, l´assessore scledense Daniela Rader Debora Rossetto, degli artigiani del vetro di Murano, che hanno realizzato due manufatti in vetro a ricordo dell´evento: un piatto con incise le gifure del marchio comunale e un leone di San Marco che sancisce l´ingresso posinate nello Iat. Adesione quest´ultima che completa un percorso di collaborazione fra Posina e Schio, anche in prospettiva della valorizzazione dei prodotti di cui l´area è ricca: «Il nostro sembra un Dop dei poveri - esordisce il sindaco Cecchellero - ma in verità abbiamo tanti bravi produttori che meritano di essere messi in vetrina. E soprattutto abbiamo prodotti che possono essere certificati, come gli gnocchi, gli insaccati e il formaggio ma in particolare patate e fagioli posinati».
Simpatica e riuscita l´unione fra mari e monti sancita dalla collaborazione fra Posina e Murano.
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