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Si torna a celebrare il broccolo fiolaro

IL GIORNALE DI VICENZA

Sabato 12 Gennaio 2008

Si torna a celebrare il broccolo fiolaro

Torna a Creazzo la sagra del broccolo fiolaro, giunta all’11a edizione. La manifestazione, organizzata da Pro loco e Comune, si svolgerà nel palatenda del polisportivo fino al 20 gennaio; il programma prevede un mix di spettacoli, musica, mostre e degustazioni.
L’iniziale volontà dell’amministrazione, attraverso l’organizzazione di questa “sagra", era di rivalutare le aree agricole collinari che erano state abbandonate con un ritorno sia in termini economici che paesaggistici oltre che, naturalmente, far riscoprire questo saporito ortaggio dalle particolari proprietà benefiche. In pochi anni questi obiettivi sono stati raggiunti e si è formato un gruppo di coltivatori che ha aderito al consorzio “Sapori del Palladio” e che produce broccoli certificati.
«Vogliamo continuare a portare avanti quello che è diventato uno degli eventi culturali più importanti per Creazzo - prosegue Cortiana - assieme alla valorizzazione anche di altri prodotti locali come il fico e l’olio d’oliva». A questo proposito, l’amministrazione ha approvato anche l’istituzione de lla denominazione di “origine comunale".
«Un ringraziamento particolare va alla Pro loco e ai volontari che lavorano per la riuscita della manifestazione, cui partecipano anche i ragazzi delle scuole con varie attività» ha aggiunto l’assessore alla cultura Maria Teresa Pizzolato.
Da ieri sera fino al 20 gennaio, in “cartellone" non ci sarà che l’imbarazzo della scelta per gustare il broccolo tra pranzi, assaggi e serate gastronomiche. E.F.

Creazzo, i giorni del broccolo fiolaro

IL GIORNALE DI VICENZA

Giovedì 10 Gennaio 2008

Creazzo, i giorni del broccolo fiolaro

La sagra del broccolo fiolaro di Creazzo, nel palatenda al Polisportivo, compie 9 anni. Si festeggia da domani al 20 gennaio. Domani alle 20 (partenza da Piazza Roma) passeggiata notturna tra le coltivazioni coni ragazzi delle medie e la guida di Angelo Lorenzato. Sabato stand gastronomico (dalle 19) col broccolo col riso; domenica (alle 12.30 su prenotazione allo 0444.523285) pranzo "a sorpresa" e in serata (alle 19) broccolo abbinato alla pasta. Martedì 15 dalle 19 verranno proposti broccolo con bigoli o risotto, giovedì l’accoppiata con gli ossi de mas-cio; venerdì accompagnerà il baccalà (prenotazioni allo 0444. 523285) e sabato alle 19 il broccolo sarà condimento ideale per gli gnocchi. Domenica 20 assaggi a base di broccolo dalle 12.30 a sera. Nelle serate musica e spettacolo dei Brusa Jachete (sabato 12 alle 21.30); mercatino dell'antiquariato e dei prodotti locali (domenica 13), mostre nelle scuole medie, corso di cucina a tema proposto dal chef Gianluca Tomasi (mercoledì 16 alle 20), pranzo con gli amici della terza età (sabato 19 alle 12.30), gar a di orientamento (sabato 19 alle 15), barzellette e musica con "Jani e Dado" (sabato 19 alle 21.30), passeggiata panoramica sui colli (domenica 20 alle 9.30), banda e majorettes (domenica 20 alle 16).

Il fico di Creazzo “de la resta” ora è tutelato

IL GIORNALE DI VICENZA

Giovedì 04 Ottobre 2007

Il fico di Creazzo “de la resta” ora è tutelato

Sul finire dell’estate fioriscono e maturano dei fichi dalla buccia sottile, non molto grandi e di colore verde che, a completo sviluppo, secernono una limpida goccia di dolce succo. Questa varietà, molto diffusa sul territorio vicentino, è chiamata nel linguaggio popolare “fico de la resta”.

La “resta”, in dialetto è la spiga del grano che, maturandosi si apre per lasciare uscire i chicchi. Per quanto riguarda i fichi, molte sono le interpretazioni su tale denominazione e quella che va per la maggiore fa derivare il nome dal fatto che tale varietà, arrivata a maturazione tenda a creparsi, ad aprirsi, proprio come una spiga. Fra non molto, però, non ci sarà più nessun dubbio sul loro nome poiché i fichi di questo tipo saranno chiamati “fichi di Creazzo”. “Come il broccolo fiolaro, questo prodotto delle nostre colline - spiega il sindaco di Creazzo Gervasio Cortiana - merita una valorizzazione e un’adeguata promozione”.

Già da quest’anno infatti, l’amministrazione comunale, sotto l’attenta guida dell’assessore Mariateresa Pizzolato ha dato vita alla prima Festa del fico di Creazzo, che si prefigge di celebrare, praticamente in tempo reale, la raccolta dei fichi che sarebbe fissata per la prima settimana di settembre, andando quasi a coincidere con la festa della patrona di Vicenza, la Madonna di Monte Berico, che si onora l’8 settembre. “La stagione calda quest’anno ha anticipato il raccolto - prosegue Cortiana - ma le usanze sono state comunque rispettate in nome di antiche tradizioni contadine, secondo le quali da Creazzo e dintorni, gli agricoltori della zona portavano a Vicenza i frutti del proprio brolo per offrirli al mercato che si teneva in Campo Marzio e presso il quale molti pellegrini acquistavano i fichi per sfamarsi dopo la salita al colle”.

Il ritorno alla coltivazione di questo frutto è un ritorno alla cura delle specie arboree autoctone che hanno germogliato da sempre in questa zona: “Abbiamo inserito anche il “fico di Creazzo” - commenta l’assessore Pizzolato - nella lista dei prodotti a denominazione comunale, i cosiddetti De.c.o., in modo da tutelarne le specifiche e quanto mai caratteristiche peculiarità”.

Peculiarità rappresentate anche dalla disposizione di questi frutti a diventare degli ottimi fichi secchi, una volta che il sole e l’aria ne abbiano completata la maturazione. Ora il “fico di Creazzo” sta trovando una nuova via anche grazie al Gruppo Coltivatori “Terre di Creazzo”, formato da sei aziende agricole che hanno deciso di investire nella coltivazione e rivalutazione dei prodotti tipici della zona, ad iniziare dal broccolo fiolaro - che durante la sagra dedicata porta in paese 4 - 500 persone ogni sera - a finire con l’olio d’oliva passando, appunto, per i fichi. “Tra gli accostamenti più indovinati - prosegue il sindaco - oltre al classico abbinamento con il prosciutto crudo, il fico di Creazzo regge bene il confronto anche con la carne di maiale e persino con la pasta, in nome di un sapore e di una dolcezza veramente unici.”

La prima festa del "Figo della Resta"

IL GIORNALE DI VICENZA

Martedì 11 Settembre 2007

LA PRIMA FESTA DEL “FIGO DELLA RESTA”

Si è conclusa con una cena alla trattoria “Al Cavallino” la prima festa del “Figo de la resta”, organizzata dall'associazione Coltivatori Terre di Creazzo in collaborazione con i ristoratori locali e il Comune. Un’occasione per gustare saporiti piatti speciali come i fichi al burro con peperoni saltati e robiola o l’anitra alle arance e fichi.
Il programma della manifestazione, che ha riscosso buon successo e che si propone di far riscoprire un prodotto tipico della zona, ha avuto inizio con la degustazione al Parco dei Tigli. La festa è proseguita con una serata enogastronomica nell'area attrezzata della Rivella con oltre cento commensali. Per tutta la settimana dell’evento i ristoratori hanno proposto nel loro menù giornaliero un piatto a base del fico tipico della zona collinare di Creazzo; per il quale il Comune ha già richiesto l’iter per la De. C.O., la denominazione comunale di origine. E.F.

Prodotti locali: c’è il marchio De.Co.

IL GIORNALE DI VICENZA

Venerdì 31 Agosto 2007

Prodotti locali: c’è il marchio De.Co.

Recoaro Terme è primo in Italia grazie agli “gnochi con la fioreta”, ora garantiti dal marchio “De.Co.”. Adesso infatti non sarà più possibile ordinare al ristorante questo tipico piatto delle malghe recoaresi e vedersi arrivare qualcosa che non corrisponde alla ricetta originale, o che non è costituito al 100% da ingredienti locali. Il Comune del noto centro termale ha deciso infatti di tutelare il piatto dalle contraffazioni approvando un cosiddetto “disciplinare” all’interno del quale sono stabiliti rigidi paletti circa gli ingredienti (tutti da malghe di Recoaro), la ricetta e, addirittura, il modo in cui la prelibata pietanza deve essere servita, con la “grattatina” di formaggio o di ricotta affumicata alla fine. I ristoranti in regola, controllati annualmente, potranno così esporre il marchio De.Co., “Denominazione comunale”: si tratta di un’alternativa ai marchi come “doc”, “dop” o “igp”, nata dalla mente di Luigi Veronelli «per combattere quello che lui, anarchico, definiva lo stradominio dei consorzi», spiega il suo successore Riccardo Lagorio, autore di una guida dei De.Co. d’Italia, nati come marchio di qualità proposto «dal basso», ovvero dai Comuni che desiderano proteggere e rilanciare i prodotti locali. «Non si tratta più di esportare un prodotto - continua Lagorio - ma di importare turisti, che sanno di poter veramente “mangiare il territorio”, ovvero gustare prodotti tipici secondo ricette e ingredienti solo del luogo».
L’idea è stata presa al balzo da molti Comuni italiani, di cui 15 nel Vicentino, e Recoaro è stato il primo della provincia ma anche a livello nazionale ad aver condotto fino alla fine il processo, con tanto di delibera comunale. «Recoaro non è solo terme - afferma il sindaco Franco Viero, accompagnato dal proprio assessore al turismo Federico Fiorin e dal presidente della Pro Loco Mauro Picco - È anche un’antica tradizione contadina che oggi sopravvive in 5 malghe, una privata e le altre comunali, e in aziende agricole specializzate nella produzione casearia. Tutto ciò è un dovere ricordarlo e la De.Co. ne è lo strumento migliore».
Nell’era globalizzata, insomma, la parola d’ordine sembra essere tornata il “locale”: «Questi prodotti raccontano l’identità di una comunità - aggiunge l’assessore all’identità veneta Martino Bonotto - La Fioreta è la fotografia della vita delle malghe».
E per avere la possibilità di gustare il prodotto e fare un viaggio nel mondo degli avi della fioreta, l’appuntamento è domani a Recoaro, dove con l’inizio della tradizionale sagra dedicata agli gnocchi si svolgerà anche un convegno sul tema e rappresentazioni in costume.
«Abbiamo aderito subito all’idea di Veronelli - spiega l’assessore provinciale al Turismo Dino Secco - che ci ha detto di voler tutelare ben 94 prodotti tipici della nostra provincia. E presto si aggiungeranno anche Creazzo, Rotzo e Grumolo delle Abbadesse».

Broccolo fiolaro e caffé Alpini in onda su Rai 1

IL GIORNALE DI VICENZA

Sabato 10 Febbraio 2007

Broccolo fiolaro e caffé Alpini in onda su Rai 1

Vicenza. Spazio televisivo al broccolo fiolaro su Rai Uno domattina. Alle 10, all’interno della trasmissione “Linea Verde Orizzonti” sarà trasmesso un servizio realizzato qualche settimana fa a Creazzo, che ha per oggetto il broccolo fiolaro. Ne sarà mostrata la coltivazione e la raccolta, spiegata la filosofia gastronomica. Regista e autore del programma sono rimasti così colpiti dal prodotto che hanno sdoppiato il servizio: due ricette sul broccolo del cuoco Gianluca Tomasi, registrate in quell’occasione, andranno in onda più avanti.
Domenica 18, sempre nella stessa trasmissione, andrà in onda invece un servizio sul caffé, la “miscela Prospero Alpini” realizzata dalla torrefazione di Luigi Vedovello a Marostica. Registrato per metà tra Marostica e il bar di Vedovello a Bassano, il servizio si sposta poi a Venezia, allo storico Caffé Florian, nato nel 1729.

Con le prime gelate arriva la voglia di...broccoli

IL GIORNALE DI VICENZA

Domenica 17 Dicembre 2006

Con le prime gelate arriva la voglia di...broccoli, ma non broccoli qualsiasi, ma il broccolo fiolaro

Con le prime gelate arriva la voglia di...broccoli, ma non broccoli qualsiasi, ma il broccolo fiolaro di Creazzo. Prodotto diffuso in tutta la provincia, un tempo cibo dei poveri il broccolo fiolaro oggi è una grande tipicità di Creazzo ed è molto apprezzato per le sue proprietà alimentari.
Il nome di questo ortaggio deriva dalla presenza di germogli inseriti lungo il fusto della pianta, conosciuti in termine dialettale come "fioi" e che finiscono in padella, insieme alle foglie più giovani, come una vera prelibatezza. Un prodotto che ha la particolarità di non assomigliare né per forma, né per gusto alle altre varietà di broccolo. La sua è una coltura tipica della zona collinare di Creazzo, dove è stata introdotta alcuni secoli fa. La sua coltivazione si è affermata nella parte alta della collina, nella zona di Rivella-Beccodoro-Rampa.
Tante le specialità proposte dai ristoratori della zona.

Conclusa la settima sagra del broccolo fiolaro

IL GIORNALE DI VICENZA

Giovedì 26 Gennaio 2006

Conclusa la settima sagra del broccolo fiolaro

Si è appena conclusa la settima sagra del broccolo fiolaro, con un successo crescente di pubblico e di critica. La manifestazione infatti ancora una volta ha avuto una grande eco a livello nazionale ed è durata ben nove giorni. Ne ha preso atto con particolare soddisfazione l’Amministrazione comunale che ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito al grande successo dell’iniziativa, in primis la Pro Loco, le associazioni del territorio ed ovviamente i ristoratori e i coltivatori.
Quella del broccolo fiolaro è oramai una caratteristica assoluta di Creazzo L’ortaggio appartiene alla famiglia delle Crocifere, specie Brassica Oleracea, di cui fanno parte numerose sottospecie molto più conosciute, quali il cavolfiore, i cavoletti di Bruxelles, il cavolo rapa, la verza, il cappuccio.
Il termine broccolo deriva dalla parola "brocco" che significa germoglio, rampollo. Il termine fiolaro è di origine dialettale ed indica i "fioi", ossia i germogli di consistenza erbacea, secondari rispetto all’apice centrale dominante, che sono inseriti lungo il fusto ed all’ascella delle foglie. I "fioi" e le foglie più giovani costituiscono la parte edule del broccolo, che viene sempre utilizzato cotto. Si tratta di una coltura tipica della collina di Creazzo, di apprezzata qualità derivante dalla felice combinazione tra elementi climatici e composizione del terreno.
E’ una coltura prettamente a raccolta invernale che abbisogna di un clima non troppo freddo ed asciutto, anche se riesce a sopportare per brevi periodi temperature piuttosto rigide fino a meno 8-10 gradi centigradi.
Come tutte le piante della sua specie, è un ortaggio ricco di sali minerali (fosforo, potassio, calcio, ferro, zolfo) e di vitamine essenziali (C, B1, B2, PP, A). Note fin dall’antichità sono le proprietà antiscorbutiche, remineralizzanti, ricostituenti, energetiche, antianemiche, disinfettanti, antidiabetiche ed anche anticancerogene dovute alla presenza di composti dello zolfo.
Già apprezzato da Goethe, il broccolo fiolaro di Creazzo é un prodotto conosciuto e rinomato in tutto il Veneto. Attualmente la sua produzione è in considerevole aumento e sta diventando un fatto economico importante non solo per Creazzo ma anche per le zone limitrofe dove l’ortaggio viene coltivato. Il suo successo in cucina è testimoniato dalle preferente espresse non solo dai cuochi più noti ma anche dalle più avvedute massaie.

Broccolo fiolaro, nuovo libro

IL GIORNALE DI VICENZA

Lunedì 16 Gennaio 2006 .

Broccolo fiolaro, nuovo libro

(n. s.) Gianfranco Vissani a Vicenza per riproporre nel suo ricercatissimo menù il broccolo fiolaro di Crazzo.
È stato proprio il cuoco più “televisivo” d’Italia che ieri sera, in una cena corollario alla settima edizione della sagra del prodotto vicentino che si tiene al Palatenda del Polisportivo comunale di Creazzo fino al 22 gennaio prossimo, ha rilanciato con effetto la cultura del prodotto stagionale vicentino ritornato in auge negli ultimi anni.
Dopo il successo di tre anni fa, infatti, con il volume “Il broccolo fiolaro di Creazzo. Le ricette dei ristoratori” che andò letteralmente a ruba e che richiese subito una ristampa, l’editore Terra Ferma è ritornato sulle proprie orme, promuovendo insieme al Comune di Creazzo e al consorzio Vicenza l’uscita di un nuovo libro di 64 pagine e 35 ricette, che entrerà a far parte della nuova collana “Assaggi” presentata dalla casa editrice.
Una pubblicazione curata da Amedeo Sandri, cuoco di cultura e di capacità, che con il sostegno del collega Severino Trentin e l’appoggio dell’assessore provinciale Secco, del Comune di Creazzo, con l’assessore alla cultura Maria Teresa Pizzolato e la Pro loco di Creazzo con il presidente Domenico Bolcato, ha proposto un’ampia panoramica di ricette utili per servire in tavola un alimento ricco di sali e zuccheri essenziali per una corretta alimentazione.
Praticata già nell’Ottocento, la cultura del broccolo fiolaro a Creazzo e nelle zone circostanti ha infatti ricevuto una significativa ripresa, raggiungendo i circa 70 mila cespi l’anno.

Festa del broccolo fiolaro tra l’arte e la gastronomia

IL GIORNALE DI VICENZA

Martedì 10 Gennaio 2006

Festa del broccolo fiolaro tra l’arte e la gastronomia

(e. f.) Dal 13 al 22 gennaio, otto giorni di festa tutta dedicata al broccolo fiolaro, il celebre ortaggio coltivato sulle colline di Creazzo.
In programma ci sono esposizioni di pittura, musica, danze, corsi di cucina, mercatino dell’antiquariato e ovviamente, soprattutto, gastronomia: la 7ª Sagra del broccolo fiolaro di Creazzo - patrocinata da Comune di Creazzo, Pro loco, Provincia, Regione e dal consorzio “Vicenza è” in collaborazione con varie associazioni locali - prevede un ricco programma di appuntamenti ed eventi d’ogni tipo, ma a farla da padrone sarà lui, il gustoso ortaggio invernale che trova la sua naturale diffusione nella zona collinare della Rivella.
«Quest’anno la festa dura ben otto giorni contro i due-tre degli anni scorsi - racconta il sindaco Gervasio Cortiana -. Amministrazione e Pro loco hanno intensificato gli sforzi e l’impegno e i risultati stanno arrivando: gli obiettivi che ci eravamo proposti sette anni fa, al tempo della prima sagra del broccolo, sono stati raggiunti e ora vanno consolidati. In sette anni abbiamo fatto riscoprire ed apprezzare quest’ortaggio tipico dalle notevoli proprietà benefiche soprattutto per l’elevato contenuto di sostanze antiossidanti, siamo riusciti a farne aumentare la produzione e a fargli posto nel mercato. Vogliamo continuare su questa strada per dare la massima valorizzazione a questo prodotto tipico del nostro territorio; già da qualche tempo l’amministrazione sta pensando alla creazione di un consorzio e pare che ora le cose si stiano muovendo positivamente».
La sagra inizierà venerdì 13 con l’apertura - alle 19 - della mostra di pittura di artisti locali nel Palazzo del Colle in piazza Roma, ristrutturato di recente; alle 20 invece si partirà - sempre da piazza Roma - per una suggestiva “camminata sotto la luna” per visitare i luoghi di coltivazione del broccolo fiolaro; si prosegue sabato con una serata gastronomica con specialità a base ovviamente di broccolo, allietata dalla musica dell’orchestra “Duca d’Este Band”. Tutte le manifestazioni si svolgeranno nel Palatenda riscaldato del Polisportivo comunale.