Notizie

Valli del Pasubio. OK alle De.co.

IL GIORNALE DI VICENZA

Giovedì 15 Ottobre 2009

VALLI DEL PASUBIO. Ok alle “Deco”

Quindici gli ordini del giorno all'esame del Consiglio comunale di Valli nella prima seduta autunnale. Argomenti di normale amministrazione, approvati quasi senza problemi dalla minoranza, che ha scelto per il momento una linea morbida. Disco verde alla convenzione tra Comuni per la gestione associata del segretario comunale e alla integrazione, con la creazione di specifici gruppi di lavoro, della convenzione “Comuni del Pasubio".

Tutti d'accordo sulla denominazione comunale di origine (Deco) per la tutela delle attività agro-alimentari del paese e sul nuovo cda della casa di riposo Penasa con presidente Livio Brandellero e consiglieri Antonino Spadaro e Barbara Sbabo. Sul potenziamento della commissione edilizia ha risposto l'assessore Andrea Pillon ad Ezio Sbabo, capogruppo di minoranza, sottolineando che l'aggiunta di altri esperti snellisce i lavori.
Sono stati nominati i rappresentanti in Comunità Montana: Corrado Filippi Farmar, Ezecchia Dalla Pozza e Roberto Brandellero. A.D.R.

Presentazione del libro De.Co. di Roberto De Donno a Verona

Si svolgerà presso la Sala Arazzi del Palazzo Barbieri in Piazza Bra, 1 a Verona, il prossimo 15 ottobre alle ore 15:30, la presentazione del libro di Roberto De Donno "De.Co. Denominazioni Comunali. Sviluppo locale e Strumenti di Marketing Territoriale", edito da Veronelli Editore. Coordinatore della presentazione sarà Pieralfonso Fratta Pasini, Presidente del Consiglio Comunale di Verona, e vi interverranno: Enrico Corsi, Assessore alle Attività Economiche Mobilità e Viabilità, Erminia Perbellini, Assessore alla Cultura Turismo Manifestazioni e Tradizioni veronesi, Lucia Cametti, Presidente della Commissione Cultura, Giorgio Cocco, l'Ing. Cesare Muttoni, Delegato dell'Accademia Italiana della Cucina di Verona, il Dott. Paolo Arena, Presidente del Sindacato Provinciale ai Pubblici Servizi, il Prof. Eugenio Ghilardi, professore di Cucina presso l'Istituto Professionale Servizi Alberghieri del Chievo, il Dott. Giuseppe Ricchiuto, Presidente del Gruppo Specchiasol e il Dott. Gian Arturo Rota, Direttore Generale di Veronelli Editore. Sarà presente l'autore del libro.


Allegato:

 invitoDECO.pdf 12/10/2009

Due articoli della rivista 'Gusto Locale' sul Mais Marano

La rivista Gusto Locale ha dedicato 2 articoli (nel 2004 e nel 2005) al Mais Marano.

Nel 2004 nell'articolo 'Mais Marano, la riscossa', vi è un'intervista a Paola Franco, presidente della Confraternita dei Cereali, che racconta le ragioni del successo riscosso dal prodotto maranese, evidenziando in modo particolare l'azione di marketing effettuata presso i ristoratori locali.

Nell'articolo, più esaustivo, del 2005, intitolato 'l'Oro di Marano', è presentata la storia del mais marano, con intervista al mugnaio Pietro Zanbon.

Allegati:

 mais_marano_gusto_locale_2004.pdf 1.28 Mb

 mais_marano_gusto_locale_2005.pdf 2.89 Mb

Se dico Deco?

A volte è semplicemente una questione di tempismo. Il primo che va su internet e registra www.comunideco.it ha vinto. Suo il dominio e suo il risultato delle ricerche che migliaia (milioni?) di utenti faranno su Google quando vorranno sapere qualcosa in più su queste quattro lettere, De.Co., che stanno semplicemente per Denominazioni Comunali.
Una volta tanto i più veloci siamo stati noi. Ovvero la Provincia di Vicenza, che ha creato questo sito per promuovere le denominazioni di 17 comuni vicentini. Non male, considerando che in Italia sono già oltre 500 i comuni che hanno adottato questa formula.
Ma cos'è una De.Co.? È, sostanzialmente, uno strumento di marketing territoriale. Una denominazione relativa a prodotti della terra, o prodotti agroalimentari trasformati, che un comune adotta attraverso l'approvazione di un disciplinare che ne fissa caratteristiche e requisiti. Un marchio prettamente locale, a disposizione delle amministrazioni comunali e delle aziende della filiera alimentare per valorizzare le proprie produzioni. Ma al tempo stesso anche grande rete in grado di promuovere i comuni aderenti.
Un'idea del grande e compianto Gino Veronelli, sbarcata in provincia il 18 febbraio del 2004, quando lo stesso scrittore-degustatore propose il progetto a Creazzo, raccogliendo da subito l'interesse dei comuni di Recoaro Terme, Marano Vicentino, Asigliano, Grumolo delle Abbadesse, Villaverla e della stessa amministrazione creatina. E nelle De.Co. in cui crede fermamente la Provincia di Vicenza, come ribadito dal Vice Presidente Dino Secco nel corso della conferenza stampa di presentazione del sito. I prodotti del territorio, quindi, come volano del turismo, perché le De.Co. vogliono valorizzare quei prodotti di nicchia che non possono essere ampiamente commercializzati e quindi inducono gli appassionati ad andare ad acquistare e degustare i prodotti nelle loro zone di produzione.
La filosofia sottesa non è molto lontana dal concetto del “km 0”. Al pari di questa fortunata formula, mira a far viaggiare i consumatori per far degustare i prodotti agroalimentari sui territori, piuttosto che mettere su strada le merci. In questo modo si intende salvaguardare le piccole produzioni di nicchia rispetto alle grandi produzioni industriali: tradizioni agricole e gastronomiche a concreto rischio di estinzione, ma che meritano attenzione e tutela a difesa del patrimonio storico e della biodiversità naturale.
Un tema caro anche al Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia, a cui si deve una rinnovata attenzione a questo istituto, e che ha inviato un suo messaggio alla presentazione del progetto della Provincia.
Il prossimo passo sarà quello di dare impulso alla commercializzazione dei prodotti De.Co., come ha spiegato Vladimiro Riva, direttore del Consorzio Vicenza È. Il sito infatti, verrà completato con i recapiti delle aziende agricole, dei rivenditori o dei ristoranti dove si possono acquistare o gustare i prodotti De.Co. vicentini. Buon lavoro dunque.

pubblicato da Michele Bertuzzo in Comunicazione, MKTG, Prodotti tipici, Territorio, STUDIO CRU 

Incontro De.Co. vicentine

Incontro operativo sulle Denominazioni Comunali vicentine tra Comuni, Produttori e Ristoratori

incontro_de.co

 

Sono 17 i Comuni Vicentini che hanno adottato una delibera, o ne stanno perfezionando l’iter, della denominazione comunale (de.co.), fra gli oltre 500 comuni che hanno deliberato in tutta Italia.

Il 18 febbraio 2004, quando Gino Veronelli, ideatore delle de.co., è venuto a Creazzo a illustrare il suo progetto, avevano già deliberato il Comune di Recoaro Terme, il primo, Creazzo e Marano Vicentino, mentre Asigliano, Grumolo delle Abbadesse e Villaverla avevano manifestato in quella sede il loro interesse.

La tutela e la valorizzazione della produzione tipica agricola, dei prodotti trasformati, dei piatti tipici e anche delle opere dell’artigianato artistico possono tutti essere oggetto di denominazione comunale e i Comuni che delibereranno le de.co. realizzeranno un significativo strumento per il loro marketing territoriale.

“La promozione del territorio – afferma Dino Secco VicePresidente della Provincia e responsabile di Vicenza è – aiuta anche dal punto di vista del turismo perché le de.co. vogliono valorizzare quei prodotti di nicchia che non possono essere ampiamente commercializzati e quindi inducono gli appassionati ad andare ad acquistare e degustare i prodotti nelle loro zone di produzione. Per questo come Provincia intendiamo coordinare quanto Vicenza è ha fatto in questi anni promuovendo presso i Comuni l’adozione di una delibera de.co., offendo servizi a costo zero.”

Mercoledì 22 luglio c’è stata la presentazione di una pubblicazione, di una mappa e soprattutto del nuovo portale internet www.comunideco.it dove vengono presentati i prodotti a denominazione comunale: Altissimo con il formaggio e la trota, Asigliano Veneto con il radicchio rosso, Creazzo con il broccolo fiolaro e i fichi, Grumolo delle Abbadesse con il radicchio e il riso, Laghi con gli ortaggi, Longare con i piselli di Lumignano, Lusiana con le mele e pere e la carne secca, Marano Vicentino con il mais, Montecchio Maggiore con la mostarda, Monticello Conte Otto con la carota bianca, Montorso Vicentino con le composte, Posina con la patata posenata e i fagioli, Recoaro Terme con le acque minerali e gli gnocchi con la fioretta, Rotzo con le patate, Tonezza del Cimone con la patona, Torri di Quartesolo con l’asparago di Marola, Villaverla con il formaggio Verlata e il vino clinto. Il sito sarà integrato dai dati di produttori, trasformatori e ristoratori che nei vari comuni proporranno i prodotti de.co.

Del tema delle de.co. si sta interessando proficuamente il Ministro delle politiche agricole Luca Zaia, che ha inviato un suo messaggio di attenzione per il problema e lo stesso VicePresidente della Regione veneto, nonché Assessore all’agricoltura e al turismo, Franco Manzato che ha inviato un messaggio di saluto, non potendo intervenire personalmente.

Vicenza è sta anche lavorando ad un’ipotesi di consorzio dei Comuni de.co. per Expo 2015 di Milano, sul tema “Che cosa significa nutrire il pianeta?”. Si tratta di uno straordinario evento che vuole dare visibilità anche alla tradizione alimentare, valorizzando i prodotti come quelli de.co., come significativi elementi di una cultura e dell’identità di un popolo.

I prodotti Deco guardano all’Expo 2015 e ad una ripresa dell’iter di legge

IL GIORNALE DI VICENZA

Giovedì 23 Luglio 2009

I prodotti Deco guardano all’Expo 2015 e ad una ripresa dell’iter di legge

Sono due delle novità portate ieri mattina da Dino Secco e Vladimiro Riva, rispettivamente presidente e consigliere delegato del Consorzio “Vicenza è”, ai sindaci dei comuni interessati alla Denominazione comunale d’origine, la certificazione che si propone di legare i prodotti al comune di provenienza e che riguarda, oltre ai prodotti della terra, anche quelli trasformati, i piatti tipici e l’artigianato artistico.
A Vicenza sono già 17 i Comuni che hanno adottato questa certificazione o lo stanno facendo e molti altri ne avrebbero le caratteristiche, ma uno dei problemi è proprio il riconoscimento per legge.
«Tempo fa - spiega Riva - era stata avviata una raccolta firme per una proposta di legge d’iniziativa popolare, che poi è stata bloccata dal ministero. Ora, però, il ministro Zaia è interessato, e ne abbiamo parlato anche a Conegliano poco tempo fa, quindi si potrebbe riprendere il discorso. Intanto è necessario che i Comuni, che sono i veri protagonisti, adottino le delibere e i disciplinari previsti per mettersi in regola, visto c he finora ci si è mossi in modo dilettantistico».
A sottolineare l’importanza di questa denominazione è Secco: «In questo modo - afferma - si promuove il territorio, anche da un punto di vista turistico, valorizzando quei prodotti di nicchia che non possono essere ampiamente commercializzati ma devono essere acquistati in loco».
“Vicenza è” guarda anche all’Expo 2015. «Stiamo cercando di formare un consorzio con i Comuni Deco - spiega Riva - che in Italia sono 500, per poter essere presenti a Milano, visto che la manifestazione è intitolata “Che cosa significa nu! trire il pianeta?”. Per promuovere i prodotti sarà poi riproposta la mappa delle Deco ormai esaurita ed è stato creato il sito www.comunideco.it, dove voglio inserire anche gli indirizzi dei produttori, perché abbiamo numerose richieste di vendita».
Infine una buona notizia è arrivata sul piano dei fondii: «Sono appena stati approvati i Piani di sviluppo locale - conclude il consigliere - che destinano 5 milioni di euro al Gal Terra Berica e 8 alla Montagna vicentina. Se saranno proposte iniziative serie non vedo difficoltà a farle approvare».

Protagonista la trota di Altissimo

IL GIORNALE DI VICENZA

Domenica 19 Luglio 2009

DOMANI IN TV

Protagonista la trota di Altissimo

Dopo la carota bianca di Monticello C. Otto, proposta da Giarcarlo Rizzi dell’omonimo ristorante di Cavazzale, ora è la volta di altri due prodotti a denominazione comunale (de.co.) ad andare su TeleCampione e su Sky 833, nell’ambito dei 14 servizi curati per Vicenza da Anna Maria Consolaro.
Domani alle 21.10 sarà il momento della valorizzazione della trota de.co. di Altissimo, con l’intervento dell’ex-sindaco Liliana Monchelato; mentre lunedì 27 toccherà agli ortaggi de.co. di Laghi, con l’intervista alla ristoratrice Loredana Sella.

Clinto, inizia una raccolta firme. «Il commercio va legalizzato»

IL GIORNALE DI VICENZA

Sabato 11 Luglio 2009

IL PRODOTTO TIPICO. DA LUNEDÌ AL "MOLIN VECIO” DI CALDOGNO IN OCCASIONE DELLA PREMIAZIONE DEL CONCORSO

Clinto, inizia una raccolta firme
«Il commercio va legalizzato»

Tre ragioni per nuove norme «Coinvolto il ministro Zaia»

Più volte, da queste pagine, s’è parlato del Clinto, della sua storia, della sua recente riscoperta e dell’interesse dei consumatori verso questo vino-non vino di cui la legislazione attuale consente il consumo, ma non la vendita. Il mancato raggiungimento del minimo alcolico previsto e la sua caratteristica di “ibrido produttore diretto” fa sì, infatti, che esso possa essere utilizzato solo da chi lo produce.

Ma sta di fatto che, da qualche tempo, verso questa bevanda si sta anche concentrando l’interesse di ristoratori, pasticceri e gelatai. Sergio Boschetto, del “Molin Vecio” di Caldogno, propone nei suoi menu pietanze insaporite al Clinto; il formaggio Verlata è una sorta di “imbriago” ad hoc; dolci tipici come il bussolà o i sùgoli, per non parlare del “Quareo delle Risorgive” della pasticceria Ferrari di Villaverla, sono imbevuti nel Clinto, che dà interessanti esiti anche su coni e coppette.

Sarà per il grado alcolico non elevato, per la facile beva o perché questo prodotto è parte della nostra storia, sta di fatto che l’esercito dei clintoniani (intesi non come fan dell’ex presidente USA, of course), conta una sessantina di produttori e un movimento che fa capo alla pro loco di Villaverla, ai “Ristoratori delle risorgive” e alla confraternita del Clinto, ora decisa a passare all’attacco con proposte concrete indirizzate al governo affinché tolga dalle secche della clandestinità il “vino dei contadini”.

Sono tre le strade su cui si stanno muovendo i “clintoniani” per fare sentire la loro voce. La prima iniziativa si concretizzerà in una petizione diretta al ministro dell’agricoltura Luca Zaia, che, da veneto, su un prodotto così dovrebbe essere particolarmente ricettivo.

C’è un motivo in più a sostegno: l’isola portoghese di Madera produce infatti da sempre (e lo commercializza) un equivalente del nostro Clinto. Se la vendita è autorizzata in Portogallo, perché non dovrebbe esserlo anche in Italia?

Il terzo asso da giocare riguarda la teoria secondo la quale bere il Clinto sarebbe poco salutare, a causa di un’alta concentrazione di alcol metilico e di antociani non graditi dall’organismo. Esisterebbe tuttavia uno studio nientemeno che della Sorbona di Parigi, il quale smonta questa teoria.
Se le tre leve su cui fanno affidamento i sostenitori sollevassero adeguatamente il velo sullo status attuale del Clinto, si concretizzerebbe uno sdoganamento che renderebbe felici non solo i consumatori, ma anche molti addetti ai lavori. Basti citare l’enogastronomo, storico della cucina e scrittore Giuseppe Maffioli che già una trentina d’anni or si batteva per la promozione alla categoria “vino” della bevanda-rosso violacea.
Intanto le sottoscrizioni alla petizione pro-Clinto partiranno da lunedì 13 quando, al ristorante Molin Vecio di Caldogno, avverrà la premiazione dei tre migliori produttori, nell’ambito dell’annuale festa del Clinto che si tiene a Villaverla e che è stata rinviata a causa del maltempo.

Expo' 2015 e De.Co.

Proposta per la costituzione di un Consorzio dei prodotti De.Co.


Vladimiro Riva, direttore del Consorzio Vicenza è, parteciperà venerdì 17 luglio ad una tornata degli Stati Generali Expo' 2015, che si terranno a Milano, che verterà sul tema "Che cosa significa nutrire il pianeta?", che prevede interventi di apertura di Carlo Petrini, presidente Slow Food e Paolo Massobrio, presidente Club di Papillon e che sarà condotta dal direttore di Panorama Maurizio Belpietro.
Nel corso della sessione Riva dovrebbe proporre la costituzione di un Consorzio dei prodotti De.Co., cioè a denominazione comunale, perchè l'Expo' 2015 sarà uno straordinario evento a dimensione universale, che darà visibilità sia alla tradizione che all'innovazione nel settore alimentare, con al centro il tema del diritto ad una alimentazione sana, sicura, sufficiente e di qualità, valorizzando le tradizioni alimentari, come le De.Co., quali significativi elementi di cultura.
La proposta del Consorzio dei prodotti De.Co. è condivisa dal Consorzio Vicenza è, che unisce Comuni, Provincia e Camera di commercio sotto la guida di Dino Secco, con i principali studiosi del progetto quali Paolo Massobrio, Roberto De Donno e Arturo Rota, genero dell'inventore delle denominazioni comunali, il compianto Luigi Veronelli.
"Vicenza è sta seguendo con il Ministro Luca Zaia il perfezionamento dell'iter per il definitivo riconoscimento delle denominazioni comunali - afferma Dino Secco - e ha in calendario un incontro mercoledì 22 luglio con i rappresentanti dei Comuni che hanno già adottato la delibera De.Co. e con quelli che hanno dimostrato un primo interesse per concordare le politiche di promozione dei prodotti coinvolti attraverso precisi interventi di marketing territoriale con finalità soprattutto turistiche".

Crespadoro. Promozione dei prodotti tipici. Sì al contributo

IL GIORNALE DI VICENZA

Mercoledì 08 Luglio 2009

CRESPADORO. Stanziati 70 mila euro

Promozione dei prodotti tipici. Sì al contributo

A Crespadoro arrivano 70 mila euro per la promozione e la divulgazione dei prodotti tipici del territorio. Il finanziamento giunge dal Ministero delle Politiche Agricole «per la valorizzazione delle produzioni, la tutela della salute dei consumatori e l’educazione alimentare».
Il Comune di Crespadoro aveva presentato un progetto con la richiesta di concessione di contributo per la realizzazione di un programma di informazione e comunicazione sui prodotti tipici. Molte sono le risorse nel Comune dell’Alta Valle del Chiampo, basti pensare ai “corgnoi”, alle castagne di Durlo, alle trote, al miele, ai tartufi di Marana.
Il programma di informazione finanziato ha come finalità il raggiungimento di un target nazionale, con alcune iniziative che saranno realizzate nel territorio e divulgate tra un pubblico più ampio. Nello specifico le iniziative prevedono l’organizzazione della consueta mostra mercato dei “corgnoi” dell' 8 dicembre, con la premiazione da parte di una giuria dei migliori espositori, spettacoli, intrattenimenti vari e l'apertura del chiosco enogastronomico per le degustazioni. Ci sarà inoltre uno speciale televisivo sui prodotti tipici, mandato in onda su diversi canali della piattaforma satellitare Sky.
Nel pacchetto sarà inserito il marchio De.Co., la creazione di un ufficio stampa e alcune iniziative per l'educazione alimentare. «Abbiamo partecipato al bando con un progetto articolato e corposo - spiega il sindaco Alessandro Mecenero - per un costo complessivo di circa 99.500 euro. Ora svilupperemo il progetto grazie a questi aiuti concreti. Punto di forza sarà la tipizzazione dei prodotti locali, con particolare attenzione al tartufo. Inoltre il progetto presenta una forte valenza pubblicitaria turistica ed educativa».