Notizie dai Comuni De.Co. vicentini

Ecco le squisite composte

Una delle tradizioni più belle osservate con scrupolo a Montorso è quella di preparare, in occasione della festa di San Biagio, patrono del Comune, che ricorre il 2 febbraio, le rinomate composte, che prendono appunto il nome di "Composte di Montorso", un piatto tanto povero quanto prelibato la cui origine risale a quando, prima ancora che la trasformazione industriale dei prodotti della terra (con tutti i suoi aspetti positivi ma anche negativi) diventasse una realtà da cui è inimmaginabile tornare indietro, obbligava tutti a mettere a tavola prodotti stagionali. A meno che…la fantasia e l'intuizione dei contadini non inventassero, attraverso appunto le composte, metodi di conservazione semplicissimi quanto efficaci che consentissero loro di potersi offrire pietanze di frutta e verdura anche lontano dal raccolto.

Uno di questi piatti, con verze e ! graspia, è giustamente considerato esemplare e vale la pena di proporlo.
Esso prevede l'utilizzo di verze che, una volta raccolte, vengono tagliate e scottate in un liquido fatto da nove parti di acqua salata ed una di graspia, cioè il vino più povero ottenuto dai contadini dopo la vendemmia.

Dopo averle scottate e raffreddate, le verze vanno messe in un barile a strati alternandole con sale grosso. Per aromatizzarle si aggiungono aglio e chiodi di garofano. Quindi si versa la graspia che deve coprire il tutto per quaranta giorni. A questo punto la composta è pronta: le verze così possono essere sciacquate e cucinate come se fossero fresche.

Fonte Il Giornale di Vicenza, 30 gennaio 2009

La trota cresolana prepara la festa e debutta come De.co. col “busolà”

Il Comune di Caldogno può fregiarsi di due prodotti alimentari d'eccellenza locale, ora inseriti nel registro De.Co (Denominazione Comunale): la famosa trota di Cresole e il dolce bussolà di Caldogno.


Nell'ultimo consiglio comunale è stato approvato all'unanimità l'inserimento delle due specialità all'interno del libro bianco. «Il marchio De.Co - ha ricordato l'assessore all'ecologia Ivan Meneguzzo - ha un grande prestigio, perchè permette di stabilire un disciplinare con tutte le caratteristiche dei prodotti alimentari, salvaguardandoli e rendendoli così unici».


Requisito fondamentale per il conferimento del marchio De.Co è il valore tradizionale del prodotto; requisito che possono ampiamente vantare sia la trota cresolana, sulla tavola dei calidonensi fin ! dagli anni '60 e ancor di più il dolce bussolà, che si ritrova raffigurato in un affresco del Fasolo, all'interno di Villa Caldogno.


Il titolo ottenuto dalla trota sarà celebrato durante la 5a Festa della Trota, che si terrà a Cresole dall'8 al 10 aprile.
Dal consigliere di minoranza Sergio Lovo arriva la proposta di un pranzo “consiliare” per degustare i due prodotti; proposta accolta con un sorriso da tutti i consiglieri e dal sindaco Vezzaro, che ha anticipato la prensenza di una delegazione di Varese alla Festa.

 

Il Giornale di Vicenza, 3 aprile 2011

Patata Monte Faldo Arriva il logo De.Co. per cinque territori

VALLE DELL'AGNO. Varata la denominazione

Il marchio di qualità sarà visibile sulle cassette del pregiato tubero

Logo_Patate_Monte_Faldo-1
Gli agricoltori dei 5 comuni di Valdagno, Trissino, Brogliano, Cornedo e Nogarole, che hanno recentemente istituito la De.Co. sovracomunale - prima ed unica in Italia - della “Patata monte Faldo", possono fregiarsi del logo De.Co. da apporre su sacchetti o cassette. L'ha confermato Diego Pellizzaro, componente della commissione tecnica, illustrando identificazione e disciplinare di produzione e commercializzazione della “Patata Monte Faldo.
«Fra i Comuni è stato raggiunto l'accordo per assumersi la spesa della stampa delle etichette con logo, che si potranno ritirare in municipio -spiega l'assessore alle attività produttive di Trissino, Camilla Rubega, che ha presenziato alle varie riunioni assieme all'assessore al turismo della Comunità montana Agno-Chiampo, Giuseppe Gelai, e degli assessori di Valdagno Beatrice Dal Lago, di Brogliano Dario Cocco e di Cornedo Tullio Soldà-. Sarà istituita una commissione tecnica sovracomunale di 10 esperti presieduta da uno dei sindaci». Per Vladimiro Riva, presidente del consorzio “Vicenza è", è un'iniziativa importante. La patata dovrà essere inserito nel percorso turistico della Pedemontana vicentina, previsto dalla Regione».A.C
IL GIORNALE DI VICENZA Martedì 15 Marzo 2011 PROVINCIA, pagina 33

L'Iter per ottenere la De.Co.: documenti utili

logo_nuovoIl Tavolo di Coordinamento dei Comuni De.Co. vicentini ha messo a punto una procedura per costituire una De.Co. Procedura che ha voluto codificare e rendere il più possibile omogenea. Pochi documenti, piuttosto semplici, da condividere con tutti i Comuni interessati, per offrire uno strumento chiaro e condiviso sulle regole da rispettare e i meccanismi per procedere a costituire una Denominazione Comunale nel rispetto delle normative Comunitarie in materia di qualità e origine.

Prima denominazione sovracomunale italiana che coinvolge anche Trissino, Cornedo, Brogliano e Nogarole

IL GIORNALE DI VICENZA

La patata divide il Consiglio

L'opposizione: «Con la “DeCo Monte Faldo” addio al tubero di Castelvecchio». Il Comune: «Necessario un regolamento»

Il Consiglio diventa polemico sulla patata. La qualità “Monte Faldo”, tipica della zona di Nogarole e utilizzata per i rinomati gnocchi di Trissino, è al centro della polemica per l'accordo tra Valdagno, Trissino, Cornedo , Brogliano e Nogarole per far diventare questo tubero il primo prodotto De.Co. sovracomunale in Italia.
DUBBI. Lega nord e “Per Valdagno” si sono scagliati contro la scelta di accomunare tutte le patate valligiane sotto un unico marchio. Il rischio, secondo Carlo Fongaro (Lega nord) «è di perdere la denominazione valdagnese di “Patata di Castelvecchio”, che cresce sulle colline dell'ovest e che è conosciuta da secoli per la sua bontà e per la versatilità in cucina». Lorenzo Bosetti (“Per Valdagno”! ) aggiunge: «Come si potrà identificare il territorio d'origine della patata? Sarà estremamente difficile mantenere la tipicità del prodotto».
RASSICURAZIONI. Ai dubbi dell'opposizione ha risposto l'assessore all'agricoltura Beatrice Dal Lago e il consigliere comunale di maggioranza Fernando Manfron, che è anche presidente della Comunità montana Agno-Chiampo. «Per quanto riguarda l'ambito territoriale della De.Co. sovracomunale -ha spiegato Dal Lago con il supporto tecnico dell'assessore Giancarlo Acerbi- si potrà decidere di volta in volta come procedere e quali comuni includere. L'importante è stabilire un protocollo sulla qualità dei prodotti che si vogliono includere nella denominazione sovracomunale. È necessario approvare il regolamento per la De.Co. Valdagno non è il comune capofila ma ha approfitatto di un'opprtunità importante proposta da Trissino. È una scelta importante per il territorio».
COMMISSIONE. Tutti d'accordo, invece, sulla revisione di alcuni aspetti della commissione che valuterà i prodotti De.Co. sovracomunali. Durante la discussione, la Lega nord aveva proposto 3 emendamenti che sono stati respinti perché era necessaria l'approvazione del testo così com'era stato approvato negli altri Comuni coinvolti. E così è stato anche a Valdagno. La commissione potrà essere allargata, il parere espresso dai tecnici agroalimentari dovrebbe diventare consultivo e non vincolante.
 
IL GIORNALE DI VICENZA  Domenica 27 Febbraio 2011
PROVINCIA Pagina 37

Sottocategorie