Creazzo - Notizie De.Co.

Il prodotto tipico della zona, che vanta la De.Co., riscuote di anno in anno sempre maggiore successo.

E da poco più di un anno c'è anche una confraternita

 

(C.R.) È ormai diventato il simbolo di Creazzo, al punto che è il primo prodotto a vantare la De.Co., la Denominazione Comunale, che rappresenta uno strumento di tutela, sia per il prodotto tipico locale che per il consumatore, capace attraverso il marchio di riconoscere la provenienza. Stiamo parlando del broccolo fiolaro, il famoso ortaggio al quale ogni anno, nel mese di gennaio, viene dedicata una sagra della durata di dieci giorni proprio nel comune nell'hinterland di Vicenza. L'evento, iniziato in questi giorni e con il clou previsto nel week-end, proseguirà sino a metà della prossima settimana. Appartenente alla famiglia delle crocifere (di cui fanno parte numerose sottospecie molto più conosciute, quali il cavolfiore, i cavoletti di Bruxelles, il cavolo rapa e la verza), il broccolo fiolaro rappresenta una coltura prettamente a raccolta invernale che necessita di un clima non troppo freddo ed asciutto, anche se riesce a sopportare per brevi periodi temperature rigide, sino a 8/10 gradi sotto zero. La raccolta si protrae da novembre a febbraio, anche se i più saporiti sono, secondo la tradizione, quelli delle prime gelate.

Tradizioni antiche: tra gli estimatori il poeta tedesco Johann Wolfgang von Goethe

Il termine broccolo deriva dalla parola "brocco" che significa germoglio, mentre il termine fiolaro è di origine dialettale ed indica i "fioi" (figli), secondari rispetto all'apice centrale dominante, inseriti lungo il fusto ed all'ascella delle foglie. Si tratta di un prodotto molto ricercato che ha la particolarità di non assomigliare né per forma, né per gusto, alle altre varietà di broccolo. La grande peculiarità sta nel fatto che può essere utilizzato per un'infinità di ricette: non solo come contorno o nelle zuppe, ma anche dai tortini ai budini, nei panzerotti e sulla pizza, con la pasta e nei ripieni, nelle creme e perfino come ingrediente per dolci.

Quello tra Creazzo e il fiolaro è un legame secolare, pare dall'inizio del 1800, anche se testi storici raccontano che il primo ad innamorarsi di questo prodotto tipicamente berico fu il poeta tedesco Johann Wolfgang von Goethe, durante la tappa a Vicenza del suo viaggio in Italia, intrapreso nel 1786. Per almeno due secoli la coltivazione di questo ortaggio ha rappresentato una fonte di sostentamento per le famiglie contadine del luogo fino agli Anni Sessanta, con l'economia locale basata quasi esclusivamente sull'agricoltura.

Gianluca Tomasi (chef): «Il broccolo non va bollito, ma solamente scottato»

In questa nostra inchiesta impossibile non coinvolgere Gianluca Tomasi, uno dei più conosciuti e apprezzati chef italiani, residente proprio a Creazzo, che quindi rappresenta il "testimonial ideale" del broccolo fiolaro. Tomasi, che fa parte anche della nazionale italiana cuochi, dà subito un consiglio, che è anche un segreto per riuscire a valorizzare al massimo questo prodotto.

«Per quanto mi riguarda - dice Tomasi - io prediligo scottarlo, perchè in caso di bollitura perde molto di sapore, oltre che di colore e questo vale anche quando si prepara una salsa al broccolo. Ha il vantaggio di essere utilizzato in diverse combinazioni, ma proprio per questo deve mantenere le proprie prerogative, che invece in caso di bollitura rischia di perdere, almeno in parte. Personalmente lo utilizzo nelle mie ricette da oltre dieci anni, ma qui va dato il merito principale alla Pro Loco che, grazie alla sagra e ad altri eventi, ha saputo valorizzarlo e a creare attorno a ciò un grandissimo successo. È un ortaggio bello da vedere, quindi anche la mostra mercato registra da sempre notevole interesse».

A Gianluca Tomasi abbiamo chiesto di preparare un breve menù a base di broccolo fiolaro in esclusiva per www.ladomenicadivicenza.it. «Inizierei - dice lo chef - con una crema di broccolo fiolaro con sformatino di zucca e semi di zucca tostati, con la precisazione che la crema deve essere bella densa e i broccoli appena scottati vanno appoggiati sopra. Poi proporrei un piatto, che può essere un antipasto o anche un primo, rappresentato da un involtino di broccolo, su un lettino di formaggio Asiago, che è un modo per valorizzare altri prodotti della terra vicentina. Infine come secondo, un cotechino rivestito di broccolo con contorno di purè di patate e rafano».

Stefano Giacomin (sindaco di Creazzo): «Scelta vincente valorizzare i prodotti locali»

Tra i più entusiasti del successo del broccolo fiolaro è Stefano Giacomin, sindaco di Creazzo, che presiederà a tutte le iniziative promosse in collaborazione con la Pro Loco. «La valorizzazione dei prodotti locali, tra cui il broccolo - spiega il primo cittadino - rappresenta una scelta vincente per la nostra amministrazione, che ha per l'appunto tra le prerogative la riscoperta e il rilancio dei prodotti del territorio. Va sottolineato come La De.co, ossia la Denominazione Comunale, è stata attivata attraverso una collaborazione con la Coldiretti, che mette in campo una commissione specifica, molto attenta a tutte le varie fasi: questo prodotto, come noto, deve essere coltivato in collina e non, tanto per fare un esempio, ad Olmo. Tale collaborazione non è essere assolutamente di facciata ma è basata su un programma ben preciso di valorizzazione».

«Sicuramente stiamo lavorando tutti in un'unica direzione - assicura il sindaco - e i risultati sono davanti agli occhi di tutti: quest'anno la produzione potrebbe risultare alla fine quasi il doppio di dodici mesi fa. D'altronde c'è una notevole richiesta a livello di mercato e il nostro compito è quello di assecondare queste richieste. Un'altra iniziativa che stiamo attuando e che sta dando buoni frutti è la vendita diretta durante il mercato di Campagna Amica, il venerdì mattina, dove i produttori possono vendere direttamente il broccolo fiolaro, che al cittadino viene a costare meno e risulta di grande qualità e fresco, in quanto appena raccolto».

Giuseppe Serraino (assessore di Creazzo): «La produzione si può allargare ai comuni limitrofi»

Sulla produzione e commercializzazione del broccolo fiolaro abbiamo interpellato anche Giuseppe Serraino, vicesindaco di Creazzo e assessore alle attività produttive, che ricopre anche il ruolo di vicepresidente della Commissione De.Co. nella provincia berica nell'ambito del Consorzio Vicenza È della Camera di Commercio. «Il boom del broccolo fiolaro - spiega Serraino - deve indurre tutti a una maggiore attenzione, perchè è inevitabile il rischio di prodotti simili. Sulla carta esiste un disciplinare di produzione e commercializzazione ben definitivo, ma in realtà non c'è tracciabilità e quindi la possibilità di copiare è evidente. Dal prossimo inverno verrà lanciata una confezione innovativa, legata per l'appunto al prodotto De.Co., che garantisca a questo prodotto di essere subito identificato.

Una delle novità future del broccolo fiolaro potrebbe essere l'allargamento della zona di produzione in alcuni comuni confinanti, ma sempre in zone collinari, come Monteviale, Gambugliano e Sovizzo. «In effetti la produzione si può allargare – fa sapere Serraino - ovviamente sotto l'egida della Commissione di controllo. Secondo alcuni calcoli nel nostro comune la produzione potrà essere estesa per un altro 30% del territorio, non di più. Per questo l'allargamento in altri comuni rimane un'ipotesi al vaglio».

«Attualmente – conclude l'assessore – sono una dozzina i produttori, tutti di Creazzo, che sono stati seguiti e controllati sin dal mese di settembre, cioè dal momento dal momento in cui le aree destinate alla coltivazioni sono stati seminate. Bisogna accentuare la vendita diretta, anche attraverso un battage pubblicitario che stiamo già facendo e che sta dando buoni frutti».

Beatrice Girardello (presidente Pro Loco): «Scambio gastronomico con l'Emilia e sfida tra cuochi su Tva»

Riscoprire il broccolo fiolaro rappresenta una scommessa che anche i responsabili della Pro Loco e i volontari di Creazzo stanno vincendo. A resistere nella storia erano rimasti solo due agricoltori locali, mentre attualmente il prodotto è coltivato, come detto, da una dozzina di produttori.

«Il broccolo fiolaro - spiega Beatrice Girardello, presidente della Pro loco di Creazzo - in passato era noto come un cibo per poveri ed essendo un ortaggio invernale, permetteva lo sfruttamento dei terreni in una stagione di norma povera di attività. L'impiego di manodopera in agricoltura ha poi ceduto il passo all'industrializzazione, ma da qualche anno stiamo assistendo al ritorno di questo prodotto, oggi apprezzato per le numerose proprietà alimentari e organolettiche, in quanto ricco di vitamine, di sali minerali e di calcio».

La Pro Loco ha come impegno principale il (ricco) calendario di eventi che sta riscuotendo anno dopo anno sempre maggiore successo. «Questa è la tredicesima edizione - spiega la Girardello - che risulta in crescita di anno in anno: all'inizio siamo partito con un gruppo ristretto di residenti locali intenzionato a far tornare di moda quello che una volta era considerato il cibo dei poveri. I numeri che probabilmente miglioreremo quest'anno sono 10 mila visitatori ufficiali, che poi in realtà diventato 15 mila se consideriamo coloro che visitano le esposizioni senza fermarsi per le degustazioni. Al grande pranzo di domenica 15 gennaio, con lo chef Tomasi e gli altri ristoratori del paese, saremo in 550 all'interno della tensostruttura, numero massimo per motivi di capienza e senza posti liberi. Le novità di quest'anno saranno, martedì 17, una sfida gastronomica tra gente comune, simile alla prova del cuoco che sarà trasmessa in diretta su Tva Vicenza, mentre il giorno successivo è previsto lo scambio culturale gastronomico con l'Emilia Romagna, dopo che lo scorso anno era avvenuto con il Piemonte».

Mirella Olivieri (Confraternita del Broccolo fiolaro): «Le novità sono la grappa e il pesto»

Sono poche, e si possono contare sulle dita di una mano, le "prelibatezze" beriche che possono vantare la Confraternita. La più famosa, ovviamente, riguarda il baccalà alla vicentina, ma dal dicembre 2010 esiste anche quella del broccolo fiolaro di Creazzo De.Co., presieduta in questi 13 mesi da Mirella Olivieri, che è anche assessore comunale alla cultura e all'istruzione.

«La nostra confraternita - spiega Mirella Olivieri - è composta da una trentina di persone, che sono soprattutto ristoratori e produttori locali. Siamo nati da poco, ma è nostro obiettivo ampliare in numero di aderenti con qualche socio e simpatizzante, che potranno anche essere cittadini normali che prediligono questo ortaggio».

Così come avviene per la Confraternita del baccalà, anche quella del broccolo fiolaro ha come finalità principale quella di far conoscere il prodotto. «In particolare uno dei nostro compiti - spiega la presidentessa - riguarda la salvaguardia, a cominciare dal difendersi dalle eventuali contraffazioni o dall'immissione sul mercato di prodotti copiati. Tra i nostri compiti, previsti dallo statuto, è proprio quello che il broccolo sia prodotto in collina, visto che è dimostrato che quello di pianura non ha la stessa qualità».

Anche da parte della Confraternita non mancano le novità nell'edizione 2012. «Sono due sostanzialmente - conclude la Olivieri - e riguardano la grappa al broccolo fiolaro e il pesto, due prodotti destinati ad essere apprezzati molto sul mercato. Noi siamo iscritti alle confraternite a livello nazionale e abbiamo l'obbligo di presentare ogni anno delle novità».

LA DOMENICA DI VICENZA

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